Le celebrazioni per il settantesimo della liberazione di Barga dal dominio nazifascista hanno preso il via sabato 4 ottobre e sono proseguite per tutta la mattina del 5 ottobre, con il ricordo dell’arrivo delle truppe brasiliane a Barga – liberatrici, di fatto, della nostra terra dal dominio dell’esercito tedesco.
Grazie alla puntuale organizzazione del giornalista Andrea Giannasi e del comune di Barga, la mattinata si è aperta a Fornaci dove, in piazza IV Novembre sotto al monumento ai caduti, sono convenuti cittadini, autorità civili e militari, associazioni per avviare il percorso di ricordo.
Suggestiva e di grande impatto la presenza dell’associazione storico-culturale Linea Gotica della Lucchesia, arrivata con mezzi e divise originali e perfettamente conservate al fine di dare ancor più sentimento alle celebrazioni.
La parata si è poi trasferita a Barga dove, presso il monumento ai caduti in piazza della Vittoria, sempre con l’accompagnamento della Fanfara degli Alpini, è stato reso di nuovo omaggio a tutti i caduti.
Infine la commemorazione si è spostata al teatro dei Differenti, dove la liberazione di Barga e soprattutto l’impegno e il sacrificio della FEV (Forza di Spedizione Brasiliana) sono stati ricordati dal sindaco Marco Bonini, dal colonnello Mario Felizardo Medina e dal colonnello Fausto Viola, presidente della Federazione Italiana Volontari della Libertà che, con rara passione, ha tracciato il contesto in cui le truppe brasiliane si trovarono ad operare nel 1944. Sottolineando il sacrificio e la tenacia di quei soldati che combatterono in prima linea sulla Linea Gotica per liberare l’Italia dalla dittatura; un sistema politico che, però, avrebbero ritrovato in patria.
Questo e le mille altre difficoltà contingenti non fecero demordere i fieri brasiliani che liberarono Barga il 9 ottobre, ma che sul proprio labaro possono vantare molti altri nomi di città che ritrovarono la libertà grazie a loro valore.
Per suggellare questo profondo rapporto forse affievolitosi nei decenni scorsi ma ora tornato saldo con una nuova consapevolezza, il comune di Barga ha scambiato doni con il Brasile per mezzo del colonnello Medina (il quale, a sua volta, ha donato a Barga la mappa dell’avanzata brasiliana) e con il colonnello Viola, che ha donato a Barga tutti i documenti prodotti a proposito della FEB.
La conclusione delle celebrazioni (le prime di una serie che culminerà il 25 aprile prossimo) si è tenuta presso il museo delle stanze della memoria (tra l’altro ricavato dai ruderi di un palazzo in cento storico distrutto dai bombardamenti di settanta anni fa) dove , con il contributo di Andrea Giannasi, di Cristian Tognarelli e del Museo della Liberazione di Lucca,è stata realizzata una mostra di cimeli e documenti che possa mantenere e trasmettere la memoria degli eventi.
E per non dimenticare; anzi, per approfondire, conoscere, interiorizzare cosa sia l’oppressione, la privazione di libertà e la conseguente riconquista, per tutta la giornata sono state distribuite copie del “Settantesimo”, il primo numero di una serie di pubblicazioni ideate da Sara Moscardini, Sandra Rigali e Caterina Salvi che fissino su carta le tappe salienti del fronte a Barga, i suoi personaggi, le immagini del tempo. Perché un passato che sembra ormai lontano sia mantenuto vicino, “nostro”, a perenne memoria del sacrificio e poi della libertà che settanta anni fa impegnò la nostra comunità.
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