Sapete quell’area a verde pubblico che si trova tra il palazzetto, via Nenni e la strada che porta alla piscina? Si proprio quel luogo lì.
Ebbene, qualcuno ha creduto e crede che possa servirsene come parcheggio, magari privato. Dalle foto che allego sembra proprio che sia così.
Questi signori (eufemismo per evitare parolacce) fregandosene altamente del comportamento civile e urbano che si dovrebbe tenere al riguardo della cosa pubblica (che non è del Comune, è di tutti noi, purtroppo anche dei maleducati), hanno pensato bene di ricavarsi il posto, su un giardino pubblico, per la vettura, per il camion, per il Suv, per l’apino.
Ma forse hanno ragione loro, freghiamocene e facciamo come ci pare! A proposito, un parco, un giardino pubblico, non sarebbe bene di dotarlo di qualche panchina? E non mi dite che non ci sono soldi anche per queste piccole cose.
Tag: parcheggio, Parco, lettere in redazione
Enzo Girolami
2 Agosto 2014 alle 17:23
Cittadinanza e senso civico
Sign Giuseppe!La ringrazio per il suo intervento che riguarda il senso civico e la nostra esperienza di cittadini.Dunque stiamo parlando di spazi comuni.Ricordo la battuta di un comico che in risposta a chi parcheggia la propria auto sulla strada pubblica risponde: “Allora io ci metto il mio divano!”.Il comico usa il paradosso per dire che i diritti dovrebbero essere uguali per tutti.Il codice della strada dice(a spanne), che si può parcheggiare sulla strada pubblica solo se non si crea intralcio al traffico. Non sempre questo accade.Qualcuno può obbiettare che non c’è più uguaglianza se qualcuno paga per avere un box auto ed altri invece utilizzano la strada pubblica per parcheggiare.Nel caso del parco da lei indicato ci sarà chi lo occupa per causa di forza maggiore e chi per negligenza; tutt’e due dovrebbero essere aiutati a fare meglio.Come quelli (tanti) che usano le 4 frecce per fermarsi in divieto di sosta per andare a comprare il giornale, dimenticando che le 4 frecce dovrebbero servire in caso di “emergenza” e tutti capiamo che avere fretta, fare un acquisto o bere un aperitivo non si configurano di certo come momenti di emergenza.Un’altro caso è quello di alberi e siepi che da giardini privati arrivano ad invadere parte della sede stradale ostacolando di fatto la circolazione.Voglio ricordare anche i fornitori dei negozi che parcheggiano i loro camion o furgoni, usando le 4 frecce(!), per carico e scarico, quando potrebbero farne a meno usando gli appositi spazi(ci sono?) ed i propri carrelli.E’ una questione che riguarda il diritto di cittadinanza che dovrebbe affiancarsi al dovere di cittadinanza. Essere cittadini civili è una questione politica, intendendo la politica come arte del cittadino e non come gestione del potere.Vede signor Giuseppe quante implicazioni ha la sua denuncia? Ce n’è per aprire un dibattito su cosa significa essere cittadini, su cosa potrebbe fare l’amministrazione ed ognuno di noi.
Luti Giuseppe
6 Agosto 2014 alle 17:49
FINALMENTE
1° – infatti non bisogna approfittarsene, ma fare meglio. anche senza l’aiuto di qualcuno. Dovrebbe venire da sé.Resta sempre che quella è una area a verde pubblico adibita a giardino pubblico, dove a logica non dovrebbero essere parcheggiate le vetture tanta meno gli autocarri. Se non è così, si tolga l’insegna “Parco” e ci si metta “parcheggio” e magari anche il disco orario, e, bando all’avarizia, si asfalti tutto e ci si faccia posti macchina. Si taglia la testa al toro. E non ci sarà più nessuno che la vuole “intendere” e/o che la vuole “intondare”.2° – Aprite il dibattito. Ma senza pregiudizi o atteggiamenti “pro domo propria”3° – Poi. per capire se vanno bene e/o giustificati cerrti atteggiamenti menefreghisti, fate tutti un bel giro in Barga Vecchia, dove tra non molto verranno parcheggiate le vetturesul Sagrato del Duomo. E’, non si sa dove metterla!Grazie. Arrivederci o a risentirci.Giuseppe Luti – 06-08-2014 – ore 17.50*