Amara e triste sorpresa accorgersi che sul muro al sommo della rampa del Duomo è scomparsa la lapide che ricordava a tutti i visitatori del Duomo di Barga, che dal suo campanile, rintoccando le ore, quel suono giungeva anche a Castelvecchio Pascoli, dove il Poeta, seduto al suo “cantuccio”, fu tratto nell’ispirazione della celebre poesia L’Ora di Barga.
A seguire ciò che era scritto nella lapide, voluta dall’Amministrazione Comunale nel 2006, contenente uno scritto del barghigiano Gualtiero Pia scomparso il 25 gennaio 2013. La scopertura della lapide avvenne il 15 ottobre 2006, a 101 anni dalla venuta a Castelvecchio di Barga di Giovanni e Maria Pascoli.
Inutile dire che il gesto è un’offesa a Barga, a tutti i cittadini del Comune, arrecando ancora un grave danno d’immagine alla cittadina, solo pensando a quanti si soffermavano lì di fronte, portando alle loro case uno scatto fotografico in ricordo della loro visita e di Giovanni Pascoli.
Ovviamente ci auguriamo che le forze dell’ordine indaghino sull’avvenuto furto e a ogni cittadino rivolgiamo l’invito a vigilare attentamente sulle altre e molte lapidi che ricordano momenti importanti di Barga.
L’Amministrazione comunale fa sapere che sporgerà formale denuncia
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Piergiuliano
12 Maggio 2014 alle 17:11
Ritrovata la lapide trafugata
Fa piacere l’epilogo positivo della lapide dell’amico Gualtiero Pia scomparso il 25 gennaio 2013, targa inaugurata nel 2006 dall’Amministrazione Comunale Sereni, la quale ricorda a tutti noi e ai tantissimi ospiti di Barga che dal suono delle ore del campanile del Duomo di Barga, che è lì a pochissima distanza, trasse ispirazione il grande conterraneo d’adozione Giovanni Pascoli per comporre la sublime lirica L’Ora di Barga.Niente è più bello di un felice e positivo finale.Personalmente mi accinsi a fare noto tramite Il Giornale di Barga Online e un fortuito contatto personale con il sindaco Marco Bonini che la stessa lapide era stata trafugata, cioè che non era al suo posto con un’evidente forzatura dei robusti ganci che la sorreggevano. Tra l’altro non avendo mai letto in nessuna ufficiale testata giornalistica che qualcuno si fosse interessato all’accaduto, così prendendomi l’onere di sollevare quanto avevo visto con i miei occhi con l’articolo: Trafugata la lapide che in Duomo ricordava l’Ora di Barga di Pascoli, pubblicato il 9 maggio 2014.Scrivere in memoria di Gualtiero Pia è per me un piacere, interessarmi delle sorti delle “sue” cose è per me, potendo, un obbligo morale, per l’onore della sua amicizia in vita e perché la memoria di Gualtiero Pia è un patrimonio inalienabile di Barga, e come tale da salvaguardare con la massima attenzione. Così per tutte quelle memorie che occhieggiano qua e là nel centro storico e in tutto il comune, come tutto il patrimonio culturale che in genere Barga esprime.Pier Giuliano Cecchi