Il sindaco uscente di Borgo a Mozzano candidato a Barga a capo di una lista civica (forse quella che stanno cercando di far nascere forze trasversali che vanno da destra alla sinistra?)? Cade dalle nuvole il sindaco Poggi che definisce la notizia apparsa su una testata online locale fantasiosa e sicuramente prematura. Definizione che lascia in parte una porta aperta, ma che dall’altra per il momento congela questa possibilità.
Così nell’intervista che abbiamo realizzato con il sindaco Poggi (nella foto con l’assessore barghigiano Pietro Onesti) questa mattina dove non risparmia anche qualche pizzicotto per alcuni candidati a sindaco come Nicola Boggi ed al sistema “monolitico” del pd barghigiano.
Che ci dice di questa notizia?
“Ho letto anche io la cosa, ma non ne sapevo niente. Ho solo partecipato ad una chiacchierata con alcune parti che mi avevano chiesto un consiglio sulla possibilità di fare o meno una unica lista che si contrapponesse a quella presentata da Bonini. Ho dato semplicemente la mia disponibilità a fornire un aiuto e forse qualcuno ha esagerato.
Ritengo giusto comunque che a Barga si stia lavorando per contrapporre una forza alternativa, che non si arrivi alle elezioni con la sola presenza di una lista che comunque non può rappresentare tutti. Questo credo che sia fondamentale. Ritengo che Barga sia quanto di più importante e centrale nella Valle e credo che, proprio per questo, sia importante che a Barga ci sia un dibattito politico più ampio. Dall’esterno appare invece, la situazione di Barga, caratterizzata da un sistema politico e culturale troppo monolitico. Che stia mancando una proposta politica che si sviluppa su più voci e quindi anche un dibattito aperto tra le parti.
Credo molto nell’unità della Valle, e nel fatto che con Barga si debba convivere e collaborare. Mi interessa anzi che Barga sia un riferimento per tutti ed in tal senso mi sembra democraticamente inutile che manchi il dibattito politico, che manchino idee diverse. Per questo mi sono permesso di dare dei consigli per cercare di creare una voce alternativa; che sia credibile ed organizzata. Perché altrimenti sarebbe quasi inutile andare a voltare per Barga”.
Ma quindi come è venuta fuori la voce di una sua candidatura?
“Da un po’ di tempo sussiste la moda – e qui Poggi non risparmia una punzecchiatura nei confronti di Nicola Boggi che da Barga si è candidato per il comune di Fabbriche Vergemoli – di candidarsi in altri comuni e forse qualcuno ha pensato che potesse valere anche per me questo ragionamento.
Credo molto nello spirito comunitario, nell’appartenenza, nel vivere nel proprio paese e di fare per il proprio paese. Ha questo significato fare amministrazione in un luogo; non è solo il senso politico di conquistare una bandierina e mi sembra che un pochino si esageri a volte: penso prima al sindaco Giurlani che da Pescia è arrivato a Fabbriche ed adesso a Nicola Boggi che si candida per il suo posto”.
Dunque è già bocciata in partenza una sua probabile candidatura barghigiana?
“Sono il sindaco di un comune che fa parte dell’unione. Abbiamo un buon rapporto con Bonini con il quale collaboriamo volentieri. Non avrei certo questo obiettivo. Riorno però a dire che per come è organizzato il territorio, serve che a Barga ci sia pluralità di voci ed un po’ più di organizzazione da parte di tutte le voci possibili. Per questo motivo ho dato una disponibilità a dare una mano. Il resto è tutto fantasia.
Spero solo che a Barga alla fine ci sia una forza organizzata decentemente che si contrapponga per ampliare il dibattito politico e che non ci sia una voce unica”.
Tag: par condicio, elezioniamministrative, marco bonini, codice di autoregolamentazione, francesco poggi, Nicola Boggi, sindaco, elezioni, candidato, candidati, regole
Luti Giuseppe
5 Aprile 2014 alle 14:08
sindaci “esteri”
E lasciatecelo un un minimo di campanilismo. Ma che ce ne facciamo di un Sindaco che che é avulso dal nostro territorio? Niente di personale, per carità. E, al limite potrebbe rivelarsi anche, in qualche modo, “migliore” di qualcunaltro. Mah!!!!Ma perché, il P.D. , magari per tempo, non ha programmato una consultazione come le “primarie” nazionali anche per il Comune di Barga? Ci si toglieva, forse, la maggior parte dei dubbi su coloro che “Vox Populi” gradiva come amministratori della futura amministrazione. Andare a cercare “stranieri” (si fa per dire, senza offesa per nessuno) vuol dire solo e soltanto una cosa: La “Società di Barga”, nel senso più ampio che si deve dare all’accezione, NON E’ IN GRADO DI ESPRIMERE UN CANDIDATO ALL’ALTEZZA DEL COMPITO. Oddio, tutto é possibile, e forse non sarebbe un caso, poi ,così isolato nel panorama politico nazionale di livello paesano, ma vorrebbe dire che ci stiamo cacando addosso da soli.La mia domanda é: Ma i Partiti esistono ancora? O quello che rimane é solo acozzaglia di interessi di privati?Giuseppe Luti05-04-2014 – ore 14.07.
Luti Giuseppe
5 Aprile 2014 alle 14:58
sindaco “estero”
Non essendo uno che segue la politica “facendo il politico” come altri a Barga, mi stupisco di non avere ancora visto una risposta ufficiale del partito che vuole ricandidare la posizione politica attuale. Penso sia opportuno essere più presenti. Gli equivoci possono nascedre anche dalla indifferenza e dalla intempestività:Giuseppe Luti05-04-2014 – ore 14.57