C’è anche una inedita testimonianza della presenza del barghigiano Bruno Sereni, il fondatore di questo giornale, tra le file degli antifascisti italiani che giunsero a Barcellona per combattere nella guerra civile, nel bel servizio andato in onda su Rai3 e RaiStoria nella trasmissione Il tempo e la Storia.
La puntata, intitolata “La spia che tradì Nenni”, si occupa di Mario Carletti, spia della Polizia politica fascista, infiltrata tra le file degli antifascisti italiani presenti in quegli anni tormentati a Barcellona. Fu infatti proprio Mario Carletti , militante comunista, fiero oppositore del fascismo che la polizia politica di Mussolini riuscì a corrompere , a tradire il leader socialista Pietro Nenni, divenendo una fidata spia del regime, l’agente segreto 523.
Nella puntata realizzata da Massimo Gamba, condotta in studio da Massimo Bernardini con il tributo dello storico Mauro Canali, si illustra l’attività di Carletti proprio a Barcellona; fu poi il principale artefice del ritrovamento e dell’arresto da parte dei tedeschi di Nenni in Francia, dopo averne scoperto l’indirizzo.
Il servizio mette appunto in evidenza che anche Bruno Sereni fu a lungo controllato dalla spia Carletti, proprio per i suoi rapporti stretti con Nenni. Come spiega la trasmissione, Nenni, Segretario del Partito Socialista Italiano, scrive purtroppo proprio a Carletti per accreditare in Spagna un altro antifascista che la polizia politica cerca da tempo: Bruno Sereni. Nenni – racconta lo storico Mauro Canali nella puntata– è all’oscuro dell’attività di Carletti, che gira immediatamente la missiva alla polizia fascista.
Nel servizio anche i documenti ed i rapporti su Bruno Sereni inviati dalla spia 523, fra i quali una fotografia che lo ritrae proprio con Bruno Sereni a Barcellona; foto che fu poi utilizzata dalla polizia politica per aggiornare il fascicolo del nostro fondatore, definito elemento politicamente pericoloso.
Carletti fu insomma una spia attiva e particolarmente pericolosa per gli antifascisti italiani all’estero del quale lo stesso Nenni viene a conoscere la verità solo nel luglio del 1945, quando, a capo dell’Alto commissariato per la sanzione dei reati fascisti, sfoglia il fascicolo che lo riguarda e trova il nome di Mario Carletti, l’uomo che lo ha tradito. E tra le sue maglie è finito in quegli anni anche il barghigiano Sereni.
Fa un certo che, ancora oggi dove bene si conoscere la storia di Bruno Sereni ed il suo tributo alla guerra civile spagnola, vedere i documenti segreti inviati alla polizia politica fascista che riportano le sue attività.
Bruno Sereni fu in Spagna dal 1933 al 1938: anarchico (come lo definiva la stessa polizia politica fascista) da venditore ambulante diviene un miliziano del partito Obrero de Unification Marxista (POUM). Raggiunge con la formazione Sietamo in Aragona dove presso Huesca rimane ferito il 1° agosto del 1936. Durante i giorni trascorsi in ospedale, come ricorda nel suo libro “Ricordi della Guerra di Spagna”, rammenta anche il suo fugace incontro con lo scrittore George Orwell.
Carletti ne riporta soiprattutto la presenza e l’attività antifascista in barcellona dove ricoprì il ruolo di segretarioi della locale sezione della LIDU (lega italiana dei diritti dell’uomo)
Ora di lui, grazie al servizio andato in onda in questi giorni, si scoprono anche le indagini e le attenzioni che gli venivano dedicati dalla polizia fascista e del come, a sua insaputa, come lo stesso Nenni, finì nella rete delle trame spionistiche fasciste.
Il tempo e la storia La spia che tradì Nenni
di Massimo Gamba
con il prof. Mauro Canali
Tag: poum, lidu, guerra di spagna, pietro nenni, mauro carletti, raistoria, mauro canali, il tempo e la storia, la spia che tradì nenni, bruno sereni
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