Bisogna regolare maggiormente il ricorso alle energie dagli impianti a biomasse. Lo chiede a gran voce la federazione lucchese di Sinistra Ecologia e Libertà, che in particolare si rivolge all’Amministrazione Provinciale chiedendo che in consiglio provinciale venga finalmente discussa una mozione presentata a settembre scorso ed ancora inspiegabilmente inascoltata.camotage di vario genere”.
“Il nostro partito da tempo chiede che sia regolato il ricorso alle energie da impianti a biomasse che stanno proliferando senza una programmazione che garantisca la salute dei cittadini e il rispetto dell’ambiente – scrive SEL – Non siamo ideologicamente contrari a tali tecnologie se utilizzate in territori non urbanizzati in sostituzione di fonti fossili più inquinanti o di difficile trasporto (cherosene, gpl, metano). Ma riteniamo sbagliato non porre un freno ai grandi impianti posti nei pressi dei centri abitati, spesso fatti solo per riscuotere gli incentivi statali.
Per questo il nostro gruppo consiliare in provincia, a settembre scorso, ha presentato una mozione che prescrive la VIA – Valutazione di impatto ambientale – per tutte le centrali a biomasse che non fanno cogenerazione energetica per i cittadini del territorio, e per tutte quelle superiori a 1 megawatt di potenza termica”.
La Federazione di Lucca di SEL ricorda che sono passati ormai 9 mesi dal consiglio provinciale aperto ai cittadini sulla questione del discusso impianto dell’Alce nel comune di Bagni di Lucca, senza che niente sia più accaduto.
“Chiediamo quindi che la nostra mozione, ormai presentata da 5 mesi, sia posta in discussione al prossimo Consiglio provinciale senza tattiche dilatorie o escamotage di vario genere”.
Tag: sel, sinistra ecologia libertà, impianti a biomasse, regolamentazione
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