Nuovo stabilimento Kedrion a Castelvecchio: un altro passo verso l’autorizzazione a procedere è stato compiuto nel consiglio comunale di martedì 21 gennaio durante il quale si è discusso della prevista ed annunciata variante al piano comunale di classificazione acustica.
Questo perché il magazzino già esistente in via Pascoli, che nelle intenzioni dell’azienda sarà trasformato in sito produttivo, ricade in zona 3, ossia in “area di tipo misto” destinata prettamente ad accogliere insediamenti urbani con limitata presenza di attività artigianali e assenza di attività industriali.
Poiché le autorità possano dare il nulla osta alla realizzazione dello stabilimento, dunque, la classificazione acustica dovrà essere trasformata in zona 4, codice con il quale sono definite le aree di intensa attività umana dove si trova un’elevata presenza di attività commerciali e uffici con presenza di attività artigianali.
La variante è stata presentata al consiglio dal sindaco Marco Bonini e dal vicesindaco e assessore allo sviluppo economico Alberto Giovannetti ed è stata immediatamente votata all’unanimità senza nemmeno la necessità di interventi da parte dei membri del consiglio: questo anche a sottolineare l’unità che da subito è stata dimostrata dal comune verso il progetto di Kedrion.
La prassi per variare il piano acustico comunale comunque non si estingue con il voto del consiglio: la variante dovrà essere infatti pubblicata sul Burt e da quella data dovranno passare 60 giorni di tempo durante i quali enti o cittadini potranno sollevare osservazioni.
Passati due mesi il documento tornerà in consiglio dove, in assenza di osservazioni potrà essere approvato definitivamente. Solo dopo questol passaggio si potrà dare il via agli eventuali lavori. All’azienda non resta quindi che attendere i tempi tecnici per questa autorizzazione che altro non è che una tra le molte necessarie nella miriade di intoppi, domande, certificazionni, moduli e pareri che richiede la burocrazia italiana.
Tag: kedrion, piano acustico, classificazione acustica, variazione
Tiziano
23 Gennaio 2014 alle 9:50
Burocrazia
Burocrazia eccessiva, spesso utile per richiedere tangenti e che strozza. Pare che si faccia di tutto per rendere impossibile aprire attività di qualsiasi genere. Poi ci meravigliamo se nessuno viene ad investire in Italia e, chi ha già attività, va all’estero a creare posti di lavoro.
Luti Giuseppe
7 Febbraio 2014 alle 16:55
Kedrion
Tutto bene. Speriamo che arrivino davvero nuovo posti di lavoro.Certo che “modificare il piano comunale di classificazione acustica” é come dire che l’acqua non potabile diventa potabile” per fare un esempio terra terra che tutti capiscono. Forse si poteva, se l’intenzione della Kedrion é realmente sincera, cercare di utilizzare una parte dell’ex Corsonnae quindi occupare un sito nato apposta per una qualsivoglia produzione indistriale e quindi senza bisogno di “rendere potabile l’acqua inquinata” con decisione politico/amministrativa.Può essere che il mio ragionamento sia troppo semplicistico per essere preso in considerazione da tutti, e soprattutto da chi o da coloro che hanno avuto quell’idea, (da prendere sul serio, ribadisco) ma poteva ridare vita a dei capannoni che stanno li apposta per essere usati.Forse un pensierino ci si poteva fare.Giuseppe Luti07-02-2014 – ore 16.51