Tempo di bilancio preventivo per l’ASBUC, l’ associazione che gestisce i “beni di uso civico”, ossia i 1.450 ettari di territorio che comprendono parte delle pendici degli appennini barghigiani e modenesi e alcuni rifugi alpini.
Come sempre la gestione, affidata al consiglio rinnovato appena l’anno scorso (e che ha visto diverse conferme) appare oculata, e prevede addirittura un avanzo di gestione di 2500 euro da mantenere in cassa per le emergenze o per progetti futuri.
Nel dettaglio, l’ASBUC, il cui consiglio è composto dai pochi ma buoni consiglieri Dario Pierantoni, Giuseppe Gori, Gianfranco Bonaccorsi, Frabrizio Lugliani e Stefania Poli, ha previsto entrate per 90mila euro e spese per 87.500 euro, nelle quali ricadranno i costi per la manutenzione ordinaria dei sentieri e dei fabbricati di proprietà (10mila euro + 1000 per il rifugio Bertagni al Lago Santo e 2mila per manutenere la strada di accesso), spese per la manutenzione straordinaria del bivacco delle Fontanacce (5mila euro), spese per la gestione del piano forestale (4mila euro), il potenziamento dell’impianto di riscaldamento del rifugio Santi alla Vetricia (10mila euro).
A proposito del bivacco delle Fontanacce, da segnalare l’importanza dell’intervento: si tratta infatti di recuperare (attualmente resta solo qualche pietra – nella foto) un antico posto di sosta che si trova sul sentiero che da che conduce al lago Santo, un tempo una zona di grane passaggio ed oggi ancora molto frequentato dagli amanti dei nostri appennini.
Assieme alle altre spese previste, che siano generali, per la didattica o per iniziative sportive, si trova anche un sostanzioso accantonamento di 20mila euro per il riscatto del rifugio Marchetti al lago Santo che raggiunge così la somma totale di 140mila euro, mentre 12mila 500euro saranno investiti per definire con precisione i confini del territorio gestito dall’ASBUC.
Le risorse per far tutto ciò arrivano principalmente da un importante avanzo di gestione di 23mila euro al quale si sommano 20mila euro che saranno incassati dalla vendita di permessi per la raccolta funghi ai non residenti e 10mila euro verranno dal taglio della legna concesso ai cittadini che ne faranno richiesta nei modi e nei tempi prescritti. Altre entrate verranno dagli affitti del rifugio Marchetti (9mila 800euro), del rifugio Santi (8mila 700euro) e dall’uso del Bertagni (3milla euro).
Un contributo è previsto anche dagli enti, che verseranno 2mila700 euro per quanto riguarda il Parco del Frignano in cui ricadono le proprietà modenesi dell’ASBUC mentre 10mila euro saranno versate dalla Regione per la revisione dei confini del territorio di competenza dell’associazione.
Per tutto il 2013 (e per il futuro) si sono tenuti inoltre gli stage ecologici che ASBUC e i gestori del rifugio Santi organizzano per le scuole, che in questo modo possono conoscere la montagna e le sue peculiarità e scoprire gli antichi mestieri della panificazione domestica, della preparazione del formaggio e di tutte quelle “arti” tipiche della vita in montagna.
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Tag: rifugio, ASBUC, Lago Santo, appennino
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