Si è riunito stamani 2 ottobre il tavolo di lavoro per affrontare la questione del sovrapprezzo sui buoni mensa deciso dal comune di Gallicano per i bambini non residenti nel territorio.(continua…)

Il tavolo di lavoro era stato deciso collegialmente dalla conferenza dei sindaci per l’istruzione che si era riunita per affrontare il problema la scorsa settimana (nella foto un momento dell’incontro). Nel tentativo di trovare una soluzione che mettesse tutti d’accordo e soprattutto che potesse essere applicata anche per eventuali casi di sovrapprezzo, su altri servizi scolastici, per alunni non residenti nel territorio nelle cui scuole sono iscritti.
Tra i contrari a sostenere che gli altri comuni debbano farsi carico del sovrapprezzo richiesto da Gallicano, il comune di Barga che del resto è sicuramente quello maggiormente investito dal problema visto che sono ben 88 i bambini del proprio comune che frequentano le scuole di ogni ordine e grado di Gallicano. Una spesa aggiuntiva di ben 16 mila euro che i genitori chiedono venga pagata dal proprio comune se la delibera di Gallicano non verrà rivista.
Il comune di Barga ha sempre sostenuto che Gallicano ha sbagliato anche sulla tempistica. Adottando la delibera ad iscrizioni già avvenute e quindi non informando preventivamente del sovrapprezzo i genitori ed i bambini soggetti al provvedimento.
Comunque, in tanti, genitori dei bambini interessati in primis, aspettavano con impazienza gli esiti del tavolo di lavoro, ma per il momento non ci sarebbero grandi sviluppi.
Sugli esiti del primo incontro del tavolo di lavoro, al quale ieri mattina hanno seduto principalmente tecnici ed amministratori di Barga e Gallicano, a cominciare dai due sindaci Bonini e Adami, bocche cucite. Niente è stato anticipato se non che i lavori procedono, che quella di ieri è stata una riunione di approfondimento tecnico dove soprattutto c’è stato un confronto sull’interpretazione delle relative normative regionali legate ai costi ed ai regolamenti del servizi scolastici. Barga e Gallicano per il momento non sembrerebbero insomma convergere su una posizione univoca e quindi il confronto continua.
L’impegno resta comunque per tutti quello di trovare, se possibile, una soluzione condivisa.

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