Quarant’anni di amore per Barga, quaranta anni di studi, schizzi, incisioni, olii su tela e tecniche miste.
Con una gran mole di lavori e infinita passione Swietlan N. Kraczyna ha voluto rendere omaggio alla sua seconda casa e alle sue splendide atmosfere, i suoi panorami, le sue suggestioni.
Oggi tutti quei lavori sono raccolti in una retrospettiva che occupa tutti gli spazi espositivi del castello (Stanze della memoria, atrio di palazzo Pancrazi, galleria comunale) e che è stata inaugurata proprio alla vigilia della più grande festa cittadina, il patrono san Cristoforo.
Era il 1973 quando Kraczyna, artista di fama mondiale e maestro incisore, con la moglie Amy al tempo impegnata con il festival Opera Barga, raggiunse la cittadina, ed è di quell’anno la prima incisione in bianco e nero ispirata dalle splendide vedute verso il duomo e la Pania
Da quell’anno molte e molte altre sono state le opere ispirate dal Castello, rappresentate da Kraczyna con semplici etching o con incisioni plurilastra su metallo e legno, con dipinti a olio, con tecniche miste che uniscono ai tratti dell’incisione la sfumatura degli acquerelli.
La visione di Barga, negli ultimi lavori, realizzati sia con tecniche miste che con etching multiplate, da uno splendido panorama che ritrae la catena dell’Omo Morto si attualizza nella “donna che dorme”, dando forme femminili e sinuose alla catena montuosa che si staglia davanti al colle Remeggio.
Un interessante rassegna di tutte le “Barga” create da Kraczyna e utilizzate dalla cittadina per descrivere la propria immagine è raccolta nell’atrio di palazzo Pancrazi dove tutti i poster realizzati dal maestro in questi quaranta anni sono raccolti. Tra di esse anche il celeberrimo “Castello di Barga” xilografia realizzata nel 1974 che perfettamente descrive l’atmosfera del castello, tanto che ancora, quell’immagine, viene stampata per promuovere Barga.
Le numerose immagini che compongono la retrospettiva sono raccolte anche in un catalogo dal titolo “40 anni a Barga”, volume corredato da articoli di giornale, riproduzioni di pubblicazioni, fotografie. Tutti quei documenti, cioè, che testimoniano il lungo legame dell’artista e della cittadina.
L’introduzione al catalogo è affidata agli scritti dei sindaci che negli ultimi quattro decenni hanno amministrato il comune e che con Kraczyna hanno portato avanti un proficua collaborazione e instaurato reciproca stima. La parte finale è invece una riflessione del maestro, che ricorda “io e Barga” ripercorrendo tutte le tappe della sua esperienza di vita e di artista qua, a Barga.
Tag: kraczyna, etching, incisione, multiplate, mostra
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