Si è cominciato a parlare della famigerata Tares e delle modalità di applicazione nell’ultimo consiglio comunale che si è tenuto a Barga lunedì sera.
Al primo punto all’ordine del giorno la determinazione del numero e della scadenza delle rate della Tares (il nuovo tributo su rifiuti e servizi ) per il 2013 e le modalità di riscossione. Provvedimenti che il Governo impone proprio alle amministrazione comunali anche se volentieri, dai comuni, si farebbe a meno di applicare una imposta che graverà in modo pesante specialmente su alcune categorie, mettendo a rischio anche la vita di tante attività commerciali.
Non si è entrati nei particolari, ma si è solo ottemperato alle richieste del>Governo, decidendo quando e come riscuotere le rate di acconto della Tares, nella speranza che nel frattempo l’imposta possa essere rivista e ritoccata al ribasso nel suo impianto tariffario e gravi meno su tante categorie.
Per quanto riguarda il comune di Barga sono state decise tre rate di acconto (la prima con scadenza il 31 luglio) per luglio, settembre e novembre e l’ultima rata di conguaglio a gennaio 2014. Sarà il comune stesso ad occuparsi della riscossione e ad inviare le cartelle relative.
Il pagamento delle rate di acconto sarà modulato sugli importi non superiori al 75% dell’attuale TARSU per le utenze domestiche ed alcune tipologie commerciali. In pratica si pagherà ad ogni acconto il 25% di quanto previsto dall’attuale TARSU mentre nella rata di conguagliò oltre ad un ulteriore 25% si pagherà l’eventuale differenza prevista dall’applicazione della nuova Tares.
Visto che per la maggioranza delle utenze domestiche gli aumenti non dovrebbero superare un massimo del 30% rispetto alla TARSU, il Comune spera così di portare gli utenti alla rata di conguaglio finale senza doversi aspettare grosse sorprese e conti da capogiro.
Stesso discorso per alcune tipologie di utenze commerciali, soprattutto per quelle che incorreranno in aumenti maggiori con la Tares; aumenti preoccupanti, come ha ricordato anche l’opposizione in consiglio comunale; stimati anche nell’ordine del 250-300% per alcune categorie, come ristoranti, alimentari e negozi di frutta e verdura. Cioè laddove si produce la maggiore quantità di rifiuti deperibili.
In questo caso le rate di acconto prevedranno l’applicazione del 33% dell’attuale Tarsu, mentre a gennaio verrà richiesto il pagamento del solo conguaglio della Tares. Questo dovrebbe permettere di limitare i danni di una rata finale che altrimenti si preannuncerebbe ancor più insostenibile per alcune attività, ma che comunque sia rimarrà gravosa non verrà rivista e darà una notevole mazzata a tante attività già in difficoltà per la crisi.
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