C’erano tutti domenica 9 giugno al Polo tecnologico Pietre toscane di Gal Garfagnana a Gramolazzo ad accogliere i docenti e gli studenti americani giunti da sei Università Usa: dall’onorevole Raffaella Mariani, al consigliere regionale Pellegrinotti; dai rappresentanti della provincia di Lucca a quelli della Camera di Commercio di Lucca; dal sindaco di Minucciano a quello di Pieve Fosciana; da Andrea Tagliasacchi a Sandro Bianchini; dai tanti cittadini ai gestori delle cave.
Tutti uniti nei festeggiamenti per l’apertura del corso professionale organizzato da Garfagnana Innovazione in collaborazione con l’americana “Digital stone”. Molto soddisfatti Luigi Favari, presidente del Gal e motore dell’intera struttura che ha trovato terra fertile nell’incubatore (che si sta allargando ad altre 4 unità d’impresa), Stefano Coiai responsabile del Polo Tecnologico Pietre toscane, Jon Isherwood di Digital Stone e Domenico Davini sindaco di Minucciano.
Dodici alunni con i loro docenti rimarranno in Garfagnana per un mese, studiando e lavorando su opere che loro stessi tra gennaio e febbraio hanno preparato al computer negli Stati Uniti e inviato via email al Polo in Garfagnana.
Qui dopo le elaborazioni computerizzate, le opere sono diventate sbozzature da blocchi di marmo. Ora gli studenti lavoreranno con artisti e artigiani locali imparando l’uso degli scalpelli e degli altri strumenti utili alle lavorazioni. I primi giorni di luglio – quando si festeggerà anche il 4 luglio, ovvero la festa americana per eccellenza – le opere terminate verranno esposte in una location meravigliosa ed offerte alla visione a tutta la popolazione della valle.
Si apre con questo corso un nuovo modo di intendere il lavoro in Garfagnana: ovvero far fiorire idee, farle crescere e mantenerle in valle. Il Polo tecnologico rappresenta di fatto un modello unico che può fare da traino ed esempio all’interno territorio.
Tag: digital stone, gramolazzo
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