Ma quanti poveri ci sono anche nel nostro piccolo comune, quante persone hanno bisogno ogni giorno di un aiuto, anche di un solo sorriso per combattere la solitudine e la disperazione? Quanto sta crescendo il problema? Non è facile quantificare tutto questo, mentre si può cominciare a riflettere su quello che si può fare e su quello che si sta facendo. Anche per cercare di organizzarci meglio e di essere il più possibile solidali con chi sta accanto a noi. O anche per sapere a chi rivolgersi in caso di aiuto.
Tra gli enti impegnati in questo problema figura la Caritas dell’Unità Pastorale di Barga. Tempo fa avevamo chiesto ai volontari della Caritas di fornirci un quadro della situazione. Alla fine ne è venuto fuori questo resoconto scritto a più mani e che descrive le varie situazioni incontrate, attraverso alcuni servizi ed esperienze portate avanti come Caritas della nostra unità pastorale. Nella speranza che servano anche a sensibilizzare di più tutti noi al problema, ecco che cosa ci raccontano.
Il tempo che viviamo è particolarmente caratterizzato da continue notizie che descrivono una crescente situazione di povertà nella nostra Italia.
La Caritas Nazionale e Diocesana, da tempo, pubblica il “Rapporto sulla Povertà” redatto attraverso i dati che provengono dai vari Centri di Ascolto parrocchiali.
Sono notizie raccolte a livello statistico che hanno un significato di osservatorio ed un valore tutto diverso da quello che viene raccolto personalmente attraverso gli sportelli dell’ascolto della Caritas, ma descrivono e richiamano l’attenzione su una realtà che al di là dei numeri e delle cifre è sempre più preoccupante. Emerge la progressiva crescita della povertà non solo di persone straniere, immigrati o categorie a rischio, ma anche di persone e famiglie per le quali, venendo meno improvvisamente il lavoro, vacilla ogni sicurezza e inizia un cammino sempre più ristretto e difficoltoso.
É necessario per tutti noi uno stile di vita più sobrio, ma anche di autentica condivisione e di disponibilità generosa per sostenere chi è in difficoltà, superando la solitudine e il sentirsi abbandonati a se stessi. Tuttavia è da evitare l’assistenzialismo di chi opera e interviene, come pure la dipendenza infinita da chi mette a disposizione risorse e servizi, in modo che la persona possa superare tale situazione e iniziare di nuovo ad affrontare la vita, camminando con le proprie forze.
Queste informazioni sono finalizzate a sensibilizzare la comunità ecclesiale, affinchè possa riconoscere la presenza di Gesù che chiede di essere accolto ed amato dai fratelli, ma sono anche rivolte alla comunità civile e le diverse Istituzioni, chiamate, per loro stessa natura, a dare risposta per la tutela della dignità di ogni persona e per il raggiungimento del vero bene comune.
Quello che possiamo aggiungere è che non intendiamo fornire numeri per costruire statistiche precise sulle situazioni di povertà nel nostro territorio, cerchiamo solo di descrivere chi abbiamo incontrato, chi si avvicina a questi servizi perché sta affrontando un momento difficile ed è in una condizione di richiesta di aiuto.
Stiamo operando e collaborando con altri centri Caritas della zona per essere in rete e per seguire reciprocamente chi si avvicina ai vari sportelli.
Al Centro d’Ascolto Caritas, in questi anni, si sono presentate circa 40 famiglie, la maggior parte originarie del Marocco, ma anche Italiani e persone provenienti dall’Est Europa. Risiedono nel nostro comune, ma alcuni vivono in comuni confinanti; sono tutti in regola con i permessi di soggiorno e i documenti, con una media di 2/4 figli a carico.
Le problematiche che emergono riguardano la situazione lavorativa: una piccola parte ha un lavoro dipendente saltuario, ma i più sono senza lavoro e qualcuno di loro si organizza come venditore ambulante.
Le donne attendono un’occupazione come badanti o anche servizi più professionali (alcune di loro hanno studiato nel Paese d’origine, raggiungendo un buon grado di preparazione), altre devono ancora imparare l’italiano. Spesso si mettono in cerca di oggetti necessari per l’abitazione: letti, cucine, stufe ecc. e fanno presenti alcuni problemi di salute, particolarmente per i figli.
Descriviamo ora i servizi e le iniziative che ci hanno permesso di avvicinarci a queste persone.
DOMENICA POMERIGGIO: INSIEME AL SACRO CUORE
Nel febbraio 2011 è iniziata l’ “avventura”.
Nel corso degli incontri di formazione Caritas, al Sacro Cuore, analizzando i bisogni del nostro territorio, emerse l’esigenza di trovare un momento da vivere in comunione con le persone “un po’ più grandi”, una fascia di età spesso trascurata.
Nacque così l’idea di incontrarsi una volta al mese, la domenica pomeriggio, all’Oratorio del S. Cuore.
Ma che cosa dire? Che cosa fare? Di che parlare? Ci venne in mente di contattare la signora Duse Lemetti, esperta di “veglie” e abile conduttrice di momenti di vita comunitaria, la quale, con l’entusiasmo e la professionalità che la contraddistinguono, accolse la nostra proposta. Inizialmente i pomeriggi erano incentrati sul “raccontarsi”, seguendo un tema oppure suggerimenti e sollecitazioni del calendario (in prossimità del Natale o della Pasqua, si parlava delle festività di un tempo oppure di giochi antichi, di svaghi e divertimenti, di usi e costumi ecc.).
La risposta, fin da subito, fu positiva: la gioia di ritrovarsi si leggeva, e tuttora si legge, sui volti dei partecipanti. Nuove amicizie sono nate, altre si sono consolidate; in ognuno la sensazione di appartenere a una stessa grande famiglia.
Sono pomeriggi trascorsi in semplicità, ma insieme. Un modo anche per allontanare la solitudine, spesso riempita dalle voci e dalle immagini che regala la televisione, strumento che “fa compagnia”, ma che non ti sa ascoltare, né rispondere, né tantomeno sorridere…
Perché tutti, grandi e piccini, abbiamo bisogno di ascolto e di sorriso.
Con il passare del tempo, si sono aggiunte proposte, suggerimenti, critiche che hanno portato a modifiche organizzative.
Gruppi locali si sono offerti e alternati per animare i pomeriggi con esibizioni teatrali, cori, canti, musica, ballo, cui è seguito sempre il momento dei racconti, guidato da Duse, e la merenda conclusiva.
Il territorio ha dimostrato una viva attenzione e sensibilità persino per quel che riguarda quest’ultimo aspetto: tutto viene offerto con gioiosa gratuità.
Negli ultimi mesi si è aggiunta una nuova proposta, scaturita dal desiderio di alcune signore di mostrare e trasmettere la loro abilità nel realizzare manufatti: centri, sciarpe, scialli, lavori a maglia e all’uncinetto, ricami, scarpette e cappellini…
Questa idea è stata accolta con entusiasmo, tanto che presto verrà allestita una “Bancarella della Nonna” allo scopo di esporre i lavori, il cui ricavato sarà a favore della Caritas dell’Unità Pastorale.
Altro aspetto positivo: la partecipazione attiva di alcuni bimbi e ragazzi che spontaneamente intervengono nei pomeriggi per aiutare e contribuire alla buona riuscita degli incontri. È bello vedere che non esistono barriere generazionali, ma solo curiosità e desiderio di condivisione. Grande la speranza di poter realizzare momenti di vita insieme.
Il prossimo incontro è fissato per domenica 5 maggio, ore 15, all’Oratorio del S. Cuore. Oltre alla musica, i racconti e, naturalmente, la gustosa merenda, allieterà il pomeriggio la Scuola di Ballo “Free Dance School” di Niccoletta e Daniele.
BANCO ALIMENTARE
Nell’ambito delle iniziative promosse dalla Caritas dell’Unità Pastorale di Barga- San Pietro in Campo- Sommocolonia, con la scopo di dare risposte concrete a disagi e bisogni sociali, c’è anche quella del Banco Alimentare.
Obiettivo di tale iniziativa è la raccolta di generi commestibili a lunga conservazione quali olio, zucchero, riso, pasta, biscotti, scatolame, latte, farina e alimenti per l’infanzia. Ci sono momenti “privilegiati”, quali l’Avvento e la Quaresima, per favorire tale raccolta nelle chiese della comunità e in alcuni negozi che si sono resi disponibili a ciò; inoltre, una volta all’ anno, presso un supermercato della zona si effettua la raccolta coordinata a livello nazionale del “Banco Alimentare” a cui collaborano gli Alpini, i Donatori di Sangue l’Arciconfraternita di Misericordia , la Misericordia del Barghigiano e altre associazioni di volontariato.
Tramite le suore Giuseppine dell’Asilo Donnini, il Banco Alimentare di Firenze, ogni 45/50 giorni, offre una modesta quantità di alimenti.
Anche la parrocchia di Tiglio raccoglie, in alcune occasioni, generi commestibili che consegna al Centro di Ascolto che si trova a Barga presso l’Oratorio del Sacro Cuore. Qui il 1° e il 3° sabato di ogni mese, dalle ore 10 alle ore 12, gli operatori del Centro di Ascolto Caritas distribuiscono a seconda dei diversi bisogni.
IL “DOPOSCUOLA DEL VENERDÌ” DELLA CARITAS DI BARGA
A partire dal 28 dicembre scorso è stato avviato dalla Caritas dell’Unità pastorale di Barga il “Doposcuola del Venerdì” che ha lo scopo di fornire un aiuto ai bambini per lo svolgimento dei compiti assegnati il venerdì per il lunedì successivo.
L’attività si svolge dalle 15,30 alle 17 presso l’oratorio del Sacro Cuore. Sono coinvolti una decina di volontari che si alternano per coprire i turni. I bambini che stanno frequentando il doposcuola, in questo momento, sono una decina e tutti stranieri.
Il Doposcuola del Venerdì si svolge in stretta collaborazione con le maestre e i maestri dei bambini. I volontari sperano di aver avviato un servizio che non solo sia utile come sostegno scolastico, ma anche come spazio di incontro e di dialogo interculturale.
IL “MERCATINO DELL’USATO” DELLA CARITAS DI BARGA
Circa un anno e mezzo fa ha avuto inizio, nell’ambito della Caritas dell’Unità Pastorale di Barga, l’esperienza del Mercatino dell’usato.
In questo anno e mezzo il mercatino ha dovuto spostarsi in diverse sedi, sempre gentilmente accolto dai proprietari degli stabili ai quali la Caritas non ha mai dovuto pagare alcun affitto. Attualmente esso ha sede in Largo Biondi.
Al mercatino è possibile trovare abiti e scarpe, libri e, in misura minore, anche altri oggetti. Tutti possono ritirare ciò che desiderano lasciando un’offerta, anche piccola. Chi ha cose usate ma in buono stato, da offrire, può portarle tutti i martedì al Sacro Cuore (passando dal cancello che è a destra della chiesa) dalle 10.00 alle 11.30. Il ricavato viene utilizzato secondo le necessità che emergono attraverso il centro d’ascolto della Caritas.
Il Mercatino dell’usato resta aperto ogni sabato dalle 9 alle 13 e ogni seconda domenica del mese dalle ore 9.00 alle ore 18.00 in occasione del mercatino dell’artigianato del Centro storico di Barga. Alcuni volontari si alternano per coprire i turni di apertura.
All’interno del mercatino è esposta una bacheca cerco/offro e il sabato mattina ciascuno può lasciare le proprie richieste oppure ciò che offre.
A tutti gli operatori della carità che si dedicano alle sofferenze di tanti fratelli e sorelle, a tutti coloro che in diverse maniere collaborano con la Caritas per le raccolte e a quanti hanno elaborato queste notizie, permettendoci così uno sguardo d’insieme del nostro servizio, il mio ringraziamento cordiale.
Se qualcuno, che si sente chiamato a svolgere questo servizio volontario, vuole collaborare, è il benvenuto.
don Stefano
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