Protesta la mamma rumena di un bambino iscritto alla scuola primaria di Barga in prima classe. Protesta per il fatto che da quest’anno sarebbe stata assunta la decisione di concentrare gli alunni provenienti da paesi europei od extraeuropei in un’unica classe invece che dividerli in diverse sezioni così da favorirne una migliore integrazione come era avvenuto in passato. Una vera e propria discriminazione a suo giudizio. A denunciare l’accaduto è Florentina Teodorescu, una ragazza che vive a Barga da diversi anni e che proprio a Barga ha fatto nascere suo figlio. Secondo lei, come ci ha dichiarato, la decisione di concentrare i bambini stranieri in un’unica classe sarebbe stata dettata dal fatto che la mamma di un alunno ha preteso che nella sua sezione non fossero presenti elementi, che, per la difficoltà di inserimento o per la vivacità, potessero in qualche modo disturbare la concentrazione del figlio.
Alla direzione didattica di Barga smentiscono in assoluto che si sia favorito in alcun modo le richieste di qualche genitore e pure il fatto che si siano fatte scelte diverse da quelle dettate unicamente dalle esigenze didattiche e psicopedagogiche migliori per tutti gli alunni.
Lo afferma intanto la vicaria Rosa [dw-post-more level=”1″]
Cinque: “La composizione delle classi è stata effettuata come sempre da un’apposita commissione composta da docenti della scuola primaria e della scuola dell’infanzia seguendo criteri ben precisi, sia pedagogici che didattici. Quest’anno, addirittura, nelle domande di iscrizione non figurava nemmeno la voce circa le eventuali preferenze per una od un’altra sezione da parte dei genitori. Smentisco poi nel modo più categorico il fatto che un genitore sia a conoscenza o possa influenzare decisioni serie e basate su criteri importanti, prese dalla commissione incaricata”.
A confermare questa tesi ieri, è stata la stessa dirigente scolastica dell’istituto Comprensivo di Barga, Iolanda Bocci: “Non è così che si procede. Le classi vengono composte seguendo specifici criteri tali da creare i migliori gruppi migliori e così è stato anche quest’anno. Tra l’altro non mi risulta che da parte di nessun genitore sia mai stato stati espresso in queste settimane un dubbio o una lamentela circa la composizione delle classi. Lunedì mattina, all’apertura dell’anno scolastico, le madri dei bambini delle classi prime mi hanno accolto esprimendo soddisfazione per l’accoglienza ricevuta dai piccoli e nessuna ha accennato a problemi di questo tipo”.
“Bisogna dare fiducia quindi al lavoro delle insegnanti – conclude la Bocci – e se si cono problemi la cosa migliore è sicuramente di venire qui e parlare con i docenti e con la direzione e non rivolgersi alla stampa”.
L’unica cosa su cui entrambe le rappresentanti della scuola non ci hanno risposto è sul come sono state effettivamente realizzate le prime classi quest’anno, in particolare sull’inserimento dei bambini stranieri. La prima ci ha risposto che non poteva rilasciare notizie del genere e la seconda che non lo sapeva. E quindi ci chiediamo e richiediamo loro: è vero che lo scorso anno erano divisi nelle diverse sezioni e quest’anno invece sono stati riuniti insieme? E se così, perché?
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