Non uno ma due. Oggi è avvenuta da parte del Tribunale la nomina di due commissari giudiziali che da adesso gestiranno la crisi dello scatolificio Corsonna; uno per lo stabilimento di Castelvecchio Pascoli e l’altro per lo stabilimento di Bientina già in crisi dal mese di gennaio.
I commissari a questo punto dovranno procedere alla messa in liquidità della vecchia azienda diretta dalla famiglia di Luigi Marcucci e determinare il concordato per tutti i debiti esistenti e che sono alla base della crisi del gruppo. Con questi passaggi tutti si augurano, dai sindacati, ai dipendenti in primis, ma anche alle istituzioni, che successivamente si possa arrivare a far riprendere l’attività.
“Ci auguriamo – ci ha dichiarato Walter Fattore della FISTEL CISL – che nell’ambito della gestione straordinaria ci sia la ripresa dell’attività e che questo riguardi tutti i lavoratori e non una parte”.
Come già emerse la scorsa settimana nell’incontro svoltosi a Palazzo Ducale sarà difficile che questa ipotesi possa realizzarsi pienamente però. L’imprenditore veneto interessato all’eventuale gestione in affitto sia dello stabilimento di Castelvecchio che di quello di Bientina, avrebbe sì posto come precondizione l’avvio della gestione straordinaria e la messa in liquidità, ma la sua intenzione sarebbe quella di garantire alla fine il posto a 45 degli 89 lavoratori con la possibilità successiva di assumerne altri 20.
“Noi cercheremo attraverso la Provincia che ha garantito il suo impegno – continua Fattore – di istituire un tavolo di crisi che sarà gestito da chi attualmente governa questa fase e che servirà per affrontare la questione con l’eventuale affittuario acquirente. All’interno di questo tavolo cercheremo di ricondurre la trattativa verso una maggiore attenzione per i livelli occupazionali, anche se non sembrane queste le intenzioni di chi sarebbe disposto a rilevare Corsonna”.
Intanto da un paio di giorni al Corsonna di Castelvecchio è iniziata l’autogestione e la produzione è ferma. Gli operai hanno intrapreso questa forma di protesta in seguito ad un ritardo nel pagamento degli stipendi slittato da ieri a oggi. Un corteo spontaneo, nella giornata di ieri, aveva percorso anche la SR 445 tra lo stabilimento e Ponte di Campia.
Adesso si parla di una manifestazione alla cui organizzazione starebbero pensando i sindacati, ma per il momento, vista anche la situazione in divenire, non c’è niente di certo.
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