Cibarsi per prendersi cura di se stessi. “Curare” la nostra alimentazione è la base per conservare Salute e Benessere.
La Salute secondo Ippocrate
Cos’è la salute? La risposta più semplice è definire la salute come “assenza di malattia”. Il rischio, o l’eccesso, della medicina moderna è quello di trasformare la medicina scienza della salute a scienza della malattia, discostandosi dagli insegnamenti del grande Ippocrate, padre del Medicina.
Già 2500 anni fa, Ippocrate definiva la salute in termini di armonia e malattia è il risultato di un “disordine della natura” che determina la perdita di questa armonia. E’ dovuta ad una causa, derivante da un errore che l’individuo compie nel momento in cui va contro le leggi della propria natura, la malattia è una perdita di armonia.
Ancora prima di Ippocrate, il Neijing, l’antico trattato di Medicina Ciense, sosteneva l’importanza di assumersi la responsabilità della propria salute, attraverso la cura di se stessi fisicamente, mentalmente, emotivamente, spiritualmente.
“L’uomo, dunque, deve cercare l’equilibrio. L’alimentazione è uno dei fattori più importanti per conseguirlo. La malattia, infatti, nasce sia sul piano fisico, su quello mentale e su quello spirituale. Non accade nulla senza che tutti e tre ne risentano. Quindi, senza l’interazione tra i tre piani, così come insegnano nelle università svizzere, la malattia non verrà mai debellata. In Tibet affermano: qualsiasi alimento lascia nel corpo una traccia che dura circa una settimana. E’ dunque chiara l’importanza di nutrirsi con il cibo più sano possibile.
Come trovare questo equilibrio? Basta smettere di guardare le pubblicità e affidarsi al buon senso dei nostri nonni. Sarà più facile di quanto pensiate.” (tratto da riflessioni dal Convegno internazionale di Oncologia, Centro ricerca anticancro e Provincia di Treviso, ottobre 1999)
Per Ippocrate e la medicina antica, l’alimentazione è la principale “medicina” dell’uomo.
Salute e Alimentazione
Il peggioramento delle condizioni di salute delle popolazioni è sempre più riconducibile alla cattiva alimentazione e ai suoi eccessi (a scapito delle piccole produzioni locali) e da uno stile di vita frenetico, che include cibi rapidi e veloci per lo più privi di vitalità e di qualità.
Oggi, l’alimentazione in Occidente è basata su un eccesso di consumo di carne e di prodotti troppo raffinati a svantaggio di cereali integrali, di legumi e di verdure e frutti meno presenti, ma di cui la produzione locale e territoriale abbonda (in particolare nel territorio della Garfagnana e Media Valle del Serchio).
Il modo più semplice ed efficace per conservare benessere e salute è di nutrirsi in maniera più naturale, usando non pillole e alimenti artificiali, ma cibi genuini, tornando a un’alimentazione semplice quale si presentava nei borghi e nelle campagne dei nostri nonni e bisnonni, che privilegiavano i cereali in forma integrale e l’assunzione di legumi, frutta e verdure di stagione prodotti nel territorio in cui vivevano.
Ipocrate diceva: Egli diceva: “Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico, né in eccesso né in difetto, avremmo trovato la strada per la salute.”
Questa frase esprime un importante concetto, che è alla base del miglioramento della qualità della vita e della salute: l’equilibrio tra una corretta alimentazione ed un adeguato esercizio fisico
Alimentazione come Prevenzione
E’ a tavola il momento più importante, da cui è necessario cominciare per combattere l’insorgere di malattie e disturbi.
Il Dr. Berrino è il Direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Oltre ad essere il promotore del progetto Diana per la prevenzione alimentare del carcinoma mammario, attraverso l’alimentazione e lo stile di vita, è coordinatore della ricerca sulla sopravvivenza dei malati di tumore in Europa.
Come scrive il Dr. Berrino: “Una cellula tumorale può essere vista come un seme che germoglierà soltanto se troverà nel terreno una giusta quantità di acqua e dei sali minerali che necessita e la piantina progredirà solo se troverà nel nostro terreno le sostanze che ne stimolino la crescita (fattori di crescita), se sarà in grado di indurre la formazione di vasi sanguigni che gli prortino nutrimento e se le nostre difese saranno deboli. Poichè la composizione del nostro sangue, del nostro ambiente interno, il terreno dove potrebbero crescere eventuali tumori, può essere modificata dal nostro cibo e dal nostro stile di vita, è ragionevole pensare che possiamo fare molto per ridurre il rischio di ammalarci e, se ci siamo già ammalati, per aiutare le terapie ed avere successo. Il progetto DIANA ha lo scopo di valutare questa possibilità”
Si mangia troppo (un’alimentazione troppo “ricca” in quantità, ma povera di qualità), si ingrassa. La prima raccomandazione è quella di essere prudenti sulla quantità.
Inoltre, la propria alimentazione si dovrebbe basare prevalentemente su cibi vegetali non raffinati. Cibi integrali, quindi. Meglio se biologici.
L’alimentazione potrebbe essere percentualmente schematizzata nel seguente modo: il pasto sarà armonico se conterrà il 50% di cereali integrali, il 25% tra verdure (cotte e crude) e frutta, il 10% di legumi e loro derivati.
Come afferma il dott. Berrino: “Quando una persona mangia cereali e legumi ha tutte le proteine di cui ha bisogno. I cereali sono poveri di un aminoacido, la lisina, che è invece contenuta nei legumi; i legumi sono poveri di aminoacidi solforati: se li mettiamo insieme abbiamo tutto quello di cui c’è bisogno, senza andare all’eccesso.
Un’alimentazione troppo ricca di proteine animali provoca un eccesso di acidificazione nell’organismo. Mangiare troppa carne, troppo formaggio o latte è una delle cause dell’osteoporosi, perché l’ambiente acido fa perdere calcio dalle ossa.”
La nostra alimentazione, inoltre, è caratterizzata da troppi alimenti raffinati (Zuccheri, farina 00) che determinano un aumento repentino della glicemia. Questo incremento fa aumentare a sua volta di molto l’insulina e, innalzando i fattori di crescita che determinano la maggior parte dei tumori.
I picchi di insulina favoriscono, oltretutto, l’obesità, perché ci mandano in ipoglicemia, e questa ci fa venire fame di zuccheri. Più mangiamo zuccheri e più abbiamo fame di zuccheri.
Prendiamoci “cura” della nostra salute
L’associazione Olos (http://www.oloslab.it/) propone incontri e CORSI di Alimentazione Naturale.
L’iniziativa del corso ha un duplice obiettivo:
la riscoperta della modalità di nutrimento naturale, basata soprattutto sulla preparazione di cereali integrali in chicco, legumi e verdure.
Dall’altra, la valorizzazione di prodotti del territorio, come la farina di mais (il Formenton Otto File della Garfagnana e Valle del Serchio), il Farro della Garfagnana (che ha ottenuto dall’Unione Europea il riconoscimento dell’Indicazione Geografica Protetta – IGP), le castagne (la cui farina ha ottenuto il riconoscimento DOP), i funghi, la mela Casciana della Garfagnana, i frutti di bosco (mirtilli, more, ribes, lamponi, fragole), il miele della Garfagnana, i legumi coltivati nei terreni fertili e sabbiosi lungo il corso del fiume Serchio (le c.d. fagiolaie dove si coltivano varietà locali di fagioli, come il giallorino della Garfagnana, lo scritto, il fagiolo fico di Gallicano, o il mascherino della Garfagnana).
Frequentando il corso si imparerà a prendersi cura della propria salute attraverso un’alimentazione semplice e naturale.
Tag: salute, castagne, formenton otto file, fagioli, alimentazione
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