Nell’euritmia tra presente reale e mondo virtuale, è dai piccoli che, come in una sfera, si può leggere il futuro. Uno studio realizzato da Avg rivela che i bambini di oggi sono molto più bravi nell’uso del Pc che nel nuotare o nell’andare in bicicletta. Pochi di loro, inoltre, sanno allacciarsi le scarpe autonomamente. Secondo quanto riportato da Avg, società informatica che si occupa di sicurezza e protezione online, i bambini di oggi sono più bravi
nell’uso del computer che nell’andare in bicicletta. Il sondaggio ha coinvolto 2200 mamme di bambini di età compresa tra i 2 e i 5 anni di 10 Paesi, tra cui anche l’Italia. Dall’indagine emerge che il 58% dei bimbi gioca al computer, mentre solo il 52% sa andare in bici. Il 19% sa utilizzare uno smartphone ma solo il 9% sa allacciarsi le scarpe in autonomia, così come il 25% dei piccoli sa aprire un browser e navigare e solo il 20% sa nuotare. “Incoraggiando i piccoli a vivere un’esperienza virtuale – dichiara Sue Palmer, esperta di sviluppo infantile – si rischia di compromettere la loro crescita normale. Ciò che a loro serve per un corretto sviluppo è un gioco reale con persone reali”. La curiosa ricerca condotta da AVG, il pluripremiato software per la protezione dei PC dai virus, mirava a capire il rapporto tra i più piccoli e le nuove tecnologie: non c’è da stupirsi di quelli che sono stati i risultati di tale ricerca in cui i piccolini hanno mostrato essere a proprio agio con le moderne tecnologie. Esaminando i risultati che sono emersi da tale studio, si può notare che i bambini hi tech del 2011 hanno sviluppate maggiormente le loro capacità multimediali rispetto a quelle più classiche. C’è da chiedersi se sanno giocare ancora a giochi tipo “mosca cieca” o “nascondino” o si nascondono soli dentro al pc.