E’ allarme influenza in Italia e nel mondo. A fare il punto della situazione è Giovanni Rezza, direttore del dipartimento Malattie infettive, parassitarie e immunomediate dell’Istituto superiore di sanità (Iss), che apre anche alla vaccinazione ‘last minute’ per gli italiani più ritardatari. Rezza spiega:
“Non devono spaventare i casi gravi e mortali: sono previsti anche quelli e rappresentano una piccolissima percentuale“. Quando si verificheranno gli effetti maggiormente pericolosi?
“Il picco di influenza stagionale – spiega Rezza – si avrà fra fine gennaio e febbraio, un poco in ritardo rispetto alla Gran Bretagna che, da sempre, è la porta d’ingresso dell’epidemia invernale e che già in questo momento segnala tantissimi casi e 39 morti“.
Secondo gli ultimi dati Influnet, nella settimana dal 20 al 26 dicembre 2010 erano oltre 163 mila gli italiani messi a letto dall’influenza. Nello stesso periodo, l’incidenza nella popolazione generale è cresciuta a 2,72 casi ogni mille abitanti, contro i 2,05 casi su mille dell’ultima rilevazione. La fascia d’età più colpita si conferma quella dei bambini da zero a 4 anni, poi i piccoli dai 5 ai 14 anni, i 15-64enni e infine gli over 65′.
Numeri in aumento, dunque?
“Si ma che caratterizzano un andamento normale – assicura l’esperto – d’altronde è gennaio, è tempo di influenza. Nel 2009, anno della pandemia influenzale, il picco si verificò a novembre, due mesi prima del previsto. Ora il virus ‘ex pandemico’ A/H1N1, che non è mutato, è diventato il prevalente nell’epidemia stagionale. Oltre al ‘post-suino’, circolano il virus B e a seguire, più raro, quello AH3N2“.
Ci dobbiamo spaventare?
“Non devono spaventare i casi gravi e mortali: sono previsti anche quelli e rappresentano una piccolissima percentuale. Non bisogna estremizzare mai, nemmeno quando muore una persona famosa, come la animal trainer del film Harry Potter , che sempre in Gb ha perso la vita a 26 anni per colpa dell’influenza, e ricordarsi che se si consiglia la vaccinazione alle persone a rischio è proprio per evitare complicanze“.
Malati cronici in testa dunque?
“Si ma chi deve vaccinarsi può ancora farlo perché il picco è atteso, appunto, per fine gennaio inizio febbraio”.
C’è ancora tempo per vaccinarsi?
“Per sviluppare anticorpi ci vogliono due settimane: quindi sì, c’è ancora tempo per vaccinarsi“.
Tag: vaccinazione, influenza
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