Si è tenuto questa mattina presso il Cinema Roma di Barga un toccante incontro con Gilberto Salmoni, superstite di Buchenwald, uno dei campi di concentramento della Germania nazista.Il tutto per dare il via alle iniziative in programma per la Giornata della Memoria, il giorno designato con una legge del 2000 al ricordo delle vittime di nazismo, fascismo e olocausto, e che a Barga verrà celebrato anche con la presentazione del libro “L’Interprete” di Arminio Wachsberger e con l’intitolazione di una via a Gino Bartali, non solo grande sportivo ma anche staffetta partigiana.
Per non dimenticare: incontro con Gilberto Salmoni
Questo per non dimenticare, in primis, ma anche perché l’esperienza dei terribili anni delle leggi razziali, dei campi di concentramento e delle lotte partigiane non sia solo appannaggio di film e documentari ma possa essere narrato da chi visse l’esperienza direttamente.
Gilberto Salmoni, genovese, classe 1928, è uno di questi, ed in un cinema gremito e ammutolito ha raccontato la sua esperienza di adolescente ebreo, che lo ha portato da una vita “normale” alla prigionia con stenti e sofferenze.
La sua storia di deportato iniziò nel 1944, al Passo della Forcola (SO), quando fu catturato dalla Guardia della Repubblica di Salò mentre con la famiglia cercava di entrare in Svizzera.
La famiglia Salmoni fu in un primo tempo arrestata e imprigionata, poi fu instradata verso un campo di prigionia in Emilia Romagna.
Con l’avanzare delle truppe alleate, però, i Salmoni e altre migliaia di ebrei, prigionieri politici, zingari e omosessuali arrestati in nome delle assurde leggi razziali, furono spostati dal lager emiliano di Fossoli verso i più crudeli campi di concentramento nazisti, a Buchenwald per quanto riguarda Gilberto e suo fratello, verso la terribile Auschwitz i genitori e la sorella, dei quali, infatti, non ebbe più notizia.
Sotto la guida di Andrea Giannasi che con la sua Prospettiva Editrice ha collaborato a realizzare l’incontro, Gilberto Salmoni ha dunque raccontato le prassi, i trattamenti, l’organizzazione di un campo di concentramento come Buchenwald, dove rimase prigioniero fino all’arrivo delle truppe americane nel 1945.
Un incontro preziosissimo per capire ancora di più e meglio quello che fu l’olocausto, e che può insegnare anche molte cose sul futuro: partecipare, non delegare, non cadere nella convinzione che qualcun altro “ci penserà”, poiché tutto ci riguarda.
L’incontro, presentato dal sindaco Marco Bonini e dalla consigliera con delega alla Cultura Giovanna Stefani è stata anche un momento per presentare l’esperienza che tra pochi giorni cinque allievi dell’ISI di Barga affronteranno: un viaggio ad Auschwitz sul Treno della Memoria, iniziativa nata nel 2004 e che ogni anno ripercorre, in treno come fu per milioni di deportati, i binari che portavano i prigionieri nei campi di lavoro o di sterminio.
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