E’ un paese per vecchi…. a Barga non c’è niente per i ragazzi. Si chiama così il nuovo gruppo formato su Facebook poco prima della fine del 2010 da un gruppo di adolescenti barghigiani. Un gruppo di protesta civile che vuole dare voce al disagio del mondo dei giovani barghigiani che nella loro cittadina hanno pochi mezzi per trascorrere le ore del tempo libero.Il gruppo in pochi giorni ha raccolto circa 90 adesioni e sta crescendo.
Tra i promotori Marcello Viglione e Giorgio Mori (nella foto) che ci spiegano il perché di questa protesta che segue di qualche mese un’altra iniziativa che vide gli stessi giovani mettere cartelli e striscioni davanti alla sede del comune di Barga per richiedere la realizzazione a Barga di un luna park estivo: “In tanti paesi del fondovalle, Castelnuovo e Fornaci di Barga in testa – ci spiegano – non mancano certo le possibilità per noi giovani di poter passare le ore del tempo libero. A Fornaci c’è la pista di pattinaggio sul ghiaccio e adesso è arrivato anche il Cinema in 3D. Stesso discorso a Castelnuovo.
Non parliamo poi dei locali che sono soprattutto numerosi a Fornaci e nei mesi estivi in questi centri arriva anche in Luna Park
A Barga invece che abbiamo? Niente di tutto questo. I giovani non hanno praticamente un locale di riferimento e mancano strutture in grado di accoglierli. Questo ci obbliga a prendere gli scooter ed a trasferirci a Fornaci o a Castelnuovo se vogliamo fare qualcosa perché a Barga è un deserto…
Non ci pare giusto tutto questo. Anche a Barga i giovani e gli adolescenti ci sono e non sono pochi”.
I giovani si rivolgono in particolare all’Amministrazione Comunale: “Già alcuni mesi fa abbiamo avuto un incontro con il sindaco dove chiedevamo il perché a Barga non veniva più organizzato in estate in Luna Park. Ci fu risposto che gli stessi gestori dei divertimenti non volevano venire a Barga perché non era una piazza appetibile. La pista di pattinaggio ci sembra improbabile che la si possa fare anche a Barga visto che c’è già a Fornaci, ma che qualche iniziativa per i giovani i nostri amministratori la potrebbero comunque studiare. Per gli anziani è stato realizzato un centro sociale che permette a tante persone di avere un punto di aggregazione. Perché non si fa lo stesso per i giovani? Perché anche a noi non viene data qualche possibilità? Noi siamo disponibili ad un confronto, a fornire indicazioni e consigli, ma il Comune adesso deve fare la sua parte perché noi giovani ci sentiamo abbandonati a noi stessi e non rappresentati”.
Meritano attenzione questi giovani. Chiedono un dialogo, uno spazio tutto loro e sicuramente tutti noi dobbiamo fare qualcosa. Non faccamoli sentire soli. La solitudine genera sempre cose brutte…