La morte di Fabio Lucchesi ha toccato nel profondo del cuore tutta la comunità barghigiana. Nessuno escluso. Lo si è visto questo pomeriggio durante i funerali che il proposto di Barga, don Stefano Serafini, ha concelebrato assieme a tanti sacerdoti. Duemila, forse tremila persone si sono ritrovate presso la chiesa del Sacro Cuore per prendere parte alla cerimonia che è stata celebrata nel parco, così da consentire la partecipazione della grandissima folla.Tutti, nessuno escluso, erano commossi; tutti erano tristi e per la prima volta da quanto si è sparsa la notizia della morte tutti noi, forse, abbiamo capito proprio in quei momenti che Fabio se n’è andato per sempre. Che domani non sarà più lì a scherzare con tutti, a farci iniziare la mattina o a farci proseguire la giornata con un sorriso, a servirci il cappuccino, il macchiato o il caffè che non c’era nemmeno bisogno di chiedere perché Fabio sapeva già che cosa volevi.E’ stato come se Fabio se ne fosse andato in quegli istanti.
Ci mancherai, caro Fabio. Ce ne siamo resi conto tutti assieme questo pomeriggio mentre ascoltavamo le parole di don Stefano e poi quelle di don Ruggero Bencivenni che con la sua commozione ci ha dato il colpo di grazia ed ha scosso anche chi fino a quel momento era stato forte.
“Finisce in te il dialogo di questa vita, Signore, tu sei la nostra speranza e non saremo confusi di vederti…”
Rispettiamo le parole di chi ha fede perché solo queste in effetti riescono a rendere meno assurdo il vedersene andare d’improvviso, nel fiore dei suoi anni, una persona buona e benvoluta da tutti come Fabio. E per chi invece di fede non ne ha rimanga il ricordo del sorriso di Fabio; soprattutto che il suo sorriso ci aiuti a ricordarlo con dolcezza e non con dolore e che il suo sorriso ci faccia affrontare questa nostra vita, qualsiasi essa sia, con la consapevolezza che ogni giorno è prezioso e va vissuto come un dono.
Oggi per Barga è stata una giornata triste. Di lutto. I negozi sono rimasti chiusi nell’ora delle esequie in segno di rispetto. Davanti alla sua pasticceria, fiori, bigliettini, messaggi di affetto, lasciati per lo più dagli studenti delle scuole di Barga che stamattina hanno voluto a modo loro salutarlo. I suoi compagni centauri, quelli che con lui condividevano la passione per le due ruote, hanno invece scelto di farlo in sella alle loro moto, accompagnando il feretro al cimitero di Sigliari.
Tutti gli alttri sono sono ritrovati lì, davanti alla bara di Fabio, coperta da bellissime rose rosse. Bambini, giovani, adulti ed anziani… un’intera comunità, tutta ugualmente addolorata e ammutolita. Come avviene solo in occasione della morte dei giusti e dei buoni. L’ulteriore dimostrazione che Fabio, Fabione, Fabio panna o comunque lo conoscevate, a Barga e alla sua gente ha dato tanto e che di lui tutti noi non ci dimenticheremo mai.
Ciao, Fabio.
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