La festa per celebrare la tanto amata Befana barghigiana non si è esaurita nel pomeriggio del 5 gennaio con l’arrivo dell’amata vecchina, ma anzi, è proseguita fino a notte con canti, balli e vin brulè nelle strade e nei locali del castello.
Intimo ma partecipato l’aperitivo in jazz che dalle 19.00 ha invaso di suoni e voci piazza del comune e la mescita del Casciani, con i “befannotti” del Jazz Club che attrezzati con chitarre, fiati e un mandolino per tutta la sera hanno poi cantato il più celebre stornello in lungo e in largo per Barga Vecchia e il Giardino. Assieme a loro, gruppi più o meno organizzati di befane sono apparsi arrivando da ogni dove – numeroso e pittoresco quello di Catagnana – per cantare al mondo “Viene Viene la Befana / Vien dai monti a notte fornda…” dalla celebre poesia di Giovanni Pascoli.
Affollatissimi i ristoranti del centro storico che hanno registrato il tutto esaurito, e, da una cert’ora in poi, affollatissima anche piazza Angelio, dove il variopinto gruppo dei Lake Angels ha preparato salsicce e vin brulè per raccogliere fondi in favore della missione ruandese che da anni sostiene. Gli Angeli del Lago, per l’occasione trasformatisi in befane hanno anche provveduto alla musica, riunendo nella piazza principale una discreta folla, ch incurante del freddo è rimasta a ballare davanti al falò fino a tardi.
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