Secondo giorno di esercitazioni sul post-terremoto

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Se davvero ieri si fosse verificato un sisma di 6.4 di magnitudo in Garfagnana, oggi come sarebbe? Terex, la più grande esercitazione europea di protezione civile, organizzata dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, dalla Regione Toscana, dalla Provincia e dalla Prefettura di Lucca, entra nel vivo delle operazioni di intervento e soccorso.Un evento del genere vedrebbe coinvolte oltre 7.000 persone: edifici distrutti, adulti, bambini, anziani intrappolati sotto le macerie, ospedali presi d’assalto, niente energia elettrica, niente telefoni, niente comunicazioni; la terra che prima ha tremato, frana, i monumenti si sgretolano, feriti e cadaveri aumentano.
Ecco le aree di intervento e i cosiddetti scenari aggiuntivi del “terremoto organizzato”, di questo venerdì 26 novembre 2010, in cui si misureranno senza sosta soccorritori e finti feriti:
A Piazza al Serchio, dalle prime ore della mattina sono stati disposti massi sulla carreggiata per simulare una frana che ha distrutto un pullman in transito. Alle 14.00 i tecnici della Provincia di Lucca del Servizio Viabilità e Protezione Civile, insieme ai soccorritori, hanno iniziato ad estrarre 5 falsi feriti con la riapertura solo nel tardo pomeriggio alla viabilità, dopo aver realizzato una barriera paramassi provvisoria. L’area di intervento sarà “smontata” solo sabato mattina.
Le scosse di Terex possono aver anche provocato danni al sistema degli organi di manovra della Diga di Vagli. L’invaso potrebbe non tenere. Dalle 9.00 alle 10.00 il Servizio Difesa del Suolo della Provincia di Lucca, i Vigili de Fuoco ed Enel hanno simulato, dopo un controllo scientifico sul corpo diga e sugli organi di manovra, la necessità di svaso rapido.
L’unità RaCIS (Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche), invece, è stata impegnata nella simulazione delle attività di riconoscimento cadaveri presso il al Palazzetto dello Sport di Castelnuovo Garfagnana
Nel frattempo le squadre di intervento sono entrate in azione sulle tre working area di Sillano (via Roma), Cascina di Camporgiano e Fornaci di Barga (via Enrico Medi), dove, sotto le macerie di vecchie scuole, hanno cercato ed estratto le persone e prestato le prime cure mediche presso le tende di soccorso.
Per quanto riguarda il nostro comune, la sala operativa del COC è rimasta aperta tutta la mattina, dove sono state svolte le operazioni di censimento dei danni e la conta di ferirti, dispersi e morti (fortunatamente solo sulla carta), mentre in tarda mattinata è arrivata presso la scuola elementare del capoluogo una delegazione di Protezione Civile della federazione russa munita di sofisticate apparecchiature per rilevare gli ipotetici danni alle strutture dell’edificio, prova che domani verrà effettuata anche su altre costruzioni di Garfagnana e Lunigiana.
Sempre la protezione civile Russa, nel pomeriggio, si è cimentata nella ricerca e soccorso dei volontari sotto le macerie della ex – scuola materna di Fornaci, avvalendosi di attrezzature e di un labrador addestrato al ritrovamento.
Dopo la simulazione di questo pomeriggio, una seconda squadra russa si eserciterà con le stesse modalità in serata, alla luce dei fari che saranno installati attorno al perimetro della working area fornacina, mentre domattina sarà la protezione civile francese a svolgere la stessa prova.
Ad assistere le operazioni nella working area di Fornaci, oltre al sindaco, agli assessori ed ai tecnici comunali, il vice prefetto di Lucca, Piero Moscardini, responsabile nazionale per il dipartimento di Protezione Civile ed i molti osservatori europei giunti per l’occasione, oltre, ovviamente, al personale coinvolto direttamente nelle esercitazioni, come medici e infermieri di primo soccorso, Vigili del Fuoco, Polizia Scientifica.

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