Frammenti della Barga di cent’anni fa

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Stamani, mentre ero intento a prepararmi per uscire, ecco che squilla il telefono. Rispondo e dall’altra parte sento la voce amica di Alessandro Adami: “ciao, che fai?”. Poi mi butta giù una notizia davvero singolare: “Se vieni al Giardino andiamo dall’Antonio Chiappa, il barbiere, dove ti faccio vedere un piccolo tesoro della memoria. L’Antonio ha ritrovato in bottega dei documenti di cent’anni fa, rimasti lì da tantissimo tempo, appartenuti al barbiere di allora. Cose che riguardano la Barga di cent’anni fa, come cartoline dal fronte della Prima Guerra Mondiale; vieni che senz’altro ti interessano”. Non ho messo tempo di mezzo e subito gli ho detto che ci si sarebbe visti da lì a poco. Prima di uscire di casa però mi son munito della fotocamera
Giunto all’appuntamento siamo andati in visita ai documenti di Antonio e davvero è stata una bella e interessante scoperta. Mentre li guardavamo (di alcuni ne ho fatto delle foto che alleghiamo in saggio) ci è venuta incontro l’idea di una eventuale esposizione al pubblico, magari durante l’estate, perché hanno il sapore diretto di un’interessante spaccato di Barga da non sottovalutare.
Quella bottega di barbiere prima era diretta da Ubaldo (Baldo) Corsi, padre del prof. Antonio, entrambi: padre e figlio, veramente dei barghigiani DOC, perché testimoni (anche se Ubaldo oggi non è più con noi) di quel sentimento d’affetto che ogni barghigiano dovrebbe nutrire per il suo Paese e da imitare, perché fautori di gesti ogni qualvolta ispirati al senso di stretta appartenenza ad una storia sociale importante e che hanno sempre desiderato si tramandasse, per il cui fine hanno contribuito con gli esempi di una vita, appunto, innamorata del Paese.
I documenti riletti sono veramente interessanti. Trascriviamo il contenuto di una cartolina postale partita dal fronte, scritta dal soldato di Fanteria Da Prato Raffaello all’amico Giuseppe Corsi, senz’altro fratello di Ubaldo.

“CARTOLINA POSTALE IN FRANCHIGIA – Corrispondenze del Regio Esercito:
Al Sig. Giuseppe Corsi – Calzolaio Barga – prov. Lucca.
Mittente: Da Prato Raffaello, soldato, 2° Reggimento Fanteria, 3a Sezione Mitragliatrice.
“Dal fronte 20/10/15 – Carissimo Amico, oggi mentre le nostre artiglierie hanno un tiro efficace come anche le sue fanno delle scariche, ho pensato di scriverti e farti sapere che presto si farà una avanzata e poi se va bene e il signore ce lo permette, fatta questa si anderà in riposo e allora è facile di andare umpo in licenza, un po a Barga, speriamo di scamparla. Cesso di scrivere e mi dico vostro aff.mo amico, Da Prato Raffaello. Saluta gli amici.”.

Tra le altre cose viste c’è lo Statuto del Club Sportivo Educativo Barga, che reca scritto quale data dell’approvazione il 3 novembre 1919.
Nella copertina possiamo vedere la riproduzione di un guerriero templare tratto dalle sculture del Duomo dall’artista barghigiano Adolfo Balduini. Mentre all’interno si possono leggere i nomi del primo comitato direttivo: Simonini Pietro, Alfredo Stefani (fondatore nel 1903, col fratello Italo, del giornale “La Corsonna”), Nardini Davino e Poli Amerigo.
Crediamo che potrebbe essere veramente interessante poter rileggere tutti quei documenti in una mostra e per tanto invitiamo il possessore a far sì che ciò possa avvenire.

Commenti

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  1. Bertoncini Luca


    idea geniale
    Penso proprio che sarebbe una mostra molto interessante e sicuramente avrebbe il contributo di tanti, che potrebbero fornire documenti, foto e quant’altro tirati fuori da casetti, armadi e scrivanie. La nostra storia è importante e per quelli, come me, che si portano Barga nel cuore la memoria va sempre tenuta viva, per poter trasmettere ai figli e nipoti nati lontani, l’amore e il rispetto che dobbiamo a Barga. Complimenti e auguri a Pier Giuliano e Alessandro.Saluti da RomaLuca Bertoncini

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