Dinamo e candele per il giorno del risparmio energetico

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Per il quarto anno consecutivo Barga ha aderito a “M’Illumino di Meno”, giornata simbolica per il risparmio energetico lanciata dalla trasmissione radiofonica Caterpillar a livello nazionale.Ritrovo per tutti, dunque, da Aristo in Barga Vecchia, dove, a partire dalle 18.00 di venerdì 12 febbraio, la fantasia e la forza cinetica dei barghigiani ha illuminato (fievolmente, per la verità) il locale in modo alternativo.
Due biciclette, una da spinning offerta dalla palestra Activity di San Pietro in Campo, l’altra più modesta tirata fuori dalle cantine di Barganews (uno dei maggiori promotori dell’iniziativa a Barga) sono state collegate a una dinamo che raccogliesse energia da ridistribuire al fanale di un’ape recuperato insieme all’impianto elettrico grazie a Tecno Cross, il tutto assemblato da Togneri Ferro Battuto per le parti meccaniche e dall’elettricista Claudio Redini per la parte elettrica.
Spente le luci pubbliche dei lampioni di piazza Salvi e del vicino palazzo Pancrazzi (sostituite da candele sui davanzali) alle 18.00, in contemporanea con il resto d’Italia, si è quindi cominciato a pedalare per ricavare un po’ di luce alla mescita del Casciani, nel frattempo riempitasi di musicisti, pedalatori, curiosi. Ad iniziare la produzione di luce tramite bicicletta a dinamo il sindaco Bonini e gli assessori Salotti e Salvateci, poi affiancati per le due ore della manifestazione da altri/e valorosi/e.
Intanto, musica per tutti e rigorosamente acustica, con fisarmonica, mandolino, percussioni, accompagnata dal castagnaccio offerto dal locale e da un caffè… storico. È stata usata infatti usata una strana moka centenaria alimentata da un fornello ad alcol per preparare la bevanda, tanto per rimanere in tema di fonti alternative.
Avrà invece maggiore successo l’anno prossimo l’idea di Nicola Salotti per Venti d’Arte, che aveva preparato un’istallazione a base di candele da esporre fuori dal locale, che però è stata funestata dal vento continuo.

Anche gli altri comuni della Comunità Montana della Media Valle hanno dato il loro contributo: a Ghivizzano è stata spenta la torre di Castruccio Castracani; a Fabbriche di Vallico è rimasto al buio il ponte medievale; a Borgo a Mozzano luci spente invece sul Ponte del diavolo, alla chiesa di San Martino e presso il centro di Protezione Civile.
A Roma, fulcro dell’iniziativa, addirittura è stata accesa la più grande lampadina illuminata da energia rinnovabile (diametro di sette metri per un’altezza di tre piani), attivata da 5.000 watt prodotti da 50 ciclisti, ma anche in altre città italiane non sono mancate istallazioni creative e di sensibilizzazione verso la produzione e l’uso di energie rinnovabili ed di loro corretto utilizzo. Il tutto appoggiato da Camera e Senato, Citta’ del Vaticano, Parlamento Ue, ministero degli Esteri, ministero dell’Ambiente, da aziende come Poste italiane, Edison, Coop e dalle associazioni ambientaliste, Lega Ambiente e WWF in testa.

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