L’industria mondiale del rame riunita a Firenze ed a Fornaci: segnali positivi per il futuro

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I massimi rappresentanti delle maggiori industrie mondiali della trasformazione del rame, provenienti da 11 nazioni, hanno visitato stamattina lo stabilimento KME di Fornaci di Barga, quale atto conclusivo dell”Assemblea Generale dell’IWCC che ieri si è svolta a Firenze.L’IWCC (International Wrought Copper Council), è stata fondata nel 1953. Aderiscono 150 imprese dei 5 continenti per una produzione di oltre 8 milioni di tonnellate di semilavorati di rame e leghe, circa il 50% del totale della produzione mondiale.A Firenze i componenti dellì’assemblea sono stati accolti dai rappresentanti di CentroRame, la corrispondente associazione italiana, e in particolare da KME, il leader europeo del settore che nel capoluogo toscano ha la sua sede centrale e strategicaDall’esame dei dati economici dell’IWCC emerge che, dopo il calo del 2008, anche per il 2009 domanda e produzione di semilavorati di rame e leghe subiranno un’ulteriore contrazione, ma c’è da segnalare una positiva inversione di tendenza a partire dalla fine del primo semestre, tanto da far affermare a Domenico Cova, Direttore Generale di KME e vice presidente IWCC, “che dopo dodici mesi di profonda recessione, la ripresa
potrebbe essere a portata di mano”.
Il Presidente dell’IWCC, il tedesco Heiner Otten, si è detto particolarmente felice di poter tenere l’annuale assemblea generale a Firenze, città che è la sede di una delle industrie fondatrici dell’organizzazione
L’agenda dell’incontro era fitta di argomenti che sono andati dall’esame della grave congiuntura economica mondiale e le sue prospettive, all’analisi dei vari settori di produzione con particolare riferimento a prodotti innovativi.
L’Assemblea si è conclusa con la consapevolezza delle persistenti difficoltà dell’economia mondiale pur se molti indicatori danno chiari segnali di miglioramento. Tutti hanno concordato che in tale difficile contesto, l’industria della trasformazione del rame ha reagito con particolare vitalità, sia grazie alla tenuta dei consumi nei Paesi di recente industrializzazione, quali Cina ed India, che hanno controbilanciato il calo nel resto del mondo, sia anche per il ruolo da protagonista nei settori a più alta innovazione, quali soprattutto le energie alternative, fondamentali per un concreto e costante rilancio dell’economia mondiale.
Un altro dato che induce ad un relativo ottimismo è quello che vede l’industria della trasformazione del rame protagonista nei settori di grande innovazione quali i sistemi per le energie alternative (solare termico e fotovoltaico) e per i trasporti ad alimentazione elettrica (auto elettrica etc.).
Dopo l’assemblea stamani la visita allo stabilimenti KME di Fornaci di Barga dove sono state mostrate tutte le fasi delle lavorazione di rame e delle altre leghe e dove è stato possibile vedere le più recenti innovazioni apportate nella fabbrica e in particolare la prossima produzione del “TECU Solar System”, una copertura brevettata da KME per edifici che integra nel tetto i pannelli solari termici per la produzione di acqua calda e per sistemi di riscaldamento.
Una visita importante che assume anche un particolare significato per l’intera Valle del Serchio: intanto perché a Fornaci sono arrivati i principali produttori di lavorati in rame di tutto il mondo; ma l’aspetto che va sicuramente valorizzato riguarda il fatto che KME continua a credere e ad investire sullo stabilimento di Fornaci, nonostante una crisi davvero pesante e l’intenzione è di guardare al futuro di questa fabbrica con ottimismo.
Certo è che questo sarà possibile se non mancherà anche il supporto ed il sostegno di enti pubblici, sindacati ed altre realtà che ruotano attorno all’economia della vallata. Se non ci sarà un lavoro congiunto e di supporto sarà più difficile affrontare il domani.
Da parte di KME comunque, c’è la piena disponibilità ad aprirsi ad una massima collaborazione con tutte le parti interessate ed il messaggio che è venuto stamani da Fornaci è stato indubbiamente questo.

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