Dolci tipici di Barga: Pasimata e Befana

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Pasqua: tempo di “pasimata”, il dolce tradizionale barghigiano che, assieme alla “Befana” (i tipici dolcetti natalizi) fanno parte del nostro patrimonio gastronomico. Ricette e sapori che si tramandano di generazione in generazione, la cui origine si perdono nelle nebbie di tempi lontani.Sembra comunque che la pasimata pasquale sia originaria della Garfagnana e, successivamente, si sia diffusa a Barga. Qui la chiamano anche
“schiaccia”, termine che ha una ragione ben precisa, come ci ha spiegato un noto negoziante del luogo: “E’ un dolce ricco e buono ma che deve essere ben seguito nella lievitazione. Se l’impasto lievita male, infatti, rimane schiacciato proprio come una focaccia”.
Nessuno di coloro che abbiamo intervistato ha saputo rivelarci l’origine dell’altro dolce tipico, “la Befana”, che troviamo però (anche se diverso nella composizione) in altri comuni della Garfagnana. Però una signora di anni 57 ci ha rivelato che “La Befana è nata a Sant’Anna e veniva a portare dei doni ai bambini ( di solito si trattavano di arance, mandarini, noci e altro). Probabilmente veniva ricompensata con dei biscotti che col tempo presero il nome di befana di Barga.”
Se in realtà poco sappiamo delle sue origini di questi due dolci,, possiamo invece essere certi della loro bontà. Crediamo dunque fare cosa gradita ai lettori nel presentarne la ricetta. Prendete carta e penna: Per preparare la pasimata o schiaccia che dir si voglia, occorre: 1 Kg di farina; 0,4 Kg di zucchero; 0,2 Kg di burro; ½ Kg di uvetta; 60 g di lievito; 15 g di anice.
L’aroma usato è l’ arancio che di solito viene messo a piacere.
Per preparare la befana occorrono i seguenti ingredienti: ½ Kg di zucchero; ½ Kg di burro; 10 tuorli d’uovo; 1 Kg di farina.
Gli aromi sono: vaniglia, arancia e limone grattugiato da mettersi a piacere. Per preparare la pasimata o schiaccia che dir si voglia, occorre: 1 Kg di farina; 0,4 Kg di zucchero; 0,2 Kg di burro; ½ Kg di uvetta; 60 g di lievito; 5 g di anice. L’ aroma usato è l’ arancio che di solito viene messo a piacere.

Commenti

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  1. Re: Caccia al tesoro… pascoliana
    Poi sinceramente dell’italiano mi importa anche una sega. La questione è che in questo paesello che è barga i meriti vengo riconosciuti in base a chi sei non a quello che fai.

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