BARGA – Oltre 560 parti nel 2008 e un attività chirurgica in crescita con 634 interventi con tempi di degenza postoperatoria estremamente contenuti. Da segnalare anche la scelta delle donne di ricorrere nell’80% dei casi alla parto analgesia, metodica applicata da oltre 35 anni in Valle del Serchio con indubbi effetti positivi su madre e bambino.Il dato sui parti annui indica poi che l’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia della Valle del Serchio rappresenta un punto di riferimento per le mamme anche da fuori ASL visto che questo standard non potrebbe essere raggiunto contando unicamente sulla popolazione di Valle.Un bilancio dell’attività del 2008 lo abbiamo chiesto al dottor Pierluigi Vangi, direttore dell’UO Ostetricia e Ginecologia, che opera nel presidio “San Francesco” di Barga.
“Possiamo dire con piacere che l’attività nell’anno appena trascorso è stata, ancora una volta, soddisfacente. Abbiamo mantenuto lo stesso numero di parti del 2007, e alcuni li abbiamo persi perché le mamme non hanno fatto in tempo ad arrivare a Barga partorendo in altre strutture vicine. Già mantenere gli oltre 560 parti è un successo notevole che ci dice che alla nostra UO fanno riferimento anche mamme di altre ASL, dato che la sola utenza locale non potrebbe mantenere questo livello, e ciò presuppone un alto indice di attrazione da fuori ASL e quindi motivo di ulteriore soddisfazione per il nostro standard di assistenza. Tengo inoltre a sottolineare – ha spiegato il dottor Vangi – che almeno l’80% dei parti è avvenuto con analgesia perdurale, motivo di orgoglio per la nostra sala parto. In Valle del Serchio sono più di 35 anni che tale metodica di parto indolore viene applicata con successo e in alta percentuale che ha toccato punte del 90%”.
Una scelta di tutto vantaggio per madre e bambino che certo però richiede un’assistenza qualificata alla gestione diversa del travaglio e una specializzazione anestesiologica e una collaborazione ostetrico-anestesista che a Barga, grazie alla disponibilità e professionalità degli anestesisti, ha raggiunto livelli ottimali come si vede dai dati.
In aumento anche l’attività chirurgica con 634 interventi, molti di chirurgia laparoscopica e di uroginecologia con la correzione della incontinenza urinaria da sforzo e di prolasso genitale con le moderne tecniche scarsamente invasive delle protesi a rete e degli sling uretrali. “Questa branca – ha spiegato il dottor Vangi – ci da soddisfazioni in quanto non abbiamo avuto imprevisti di alcun tipo e i nostri tempi di degenza postoperatoria sono estremamente contenuti.”.
Un bilancio che rende soddisfatto il direttore: “il reparto mi ha dato non poche gratificazioni, certamente con il valido aiuto, nell’ultimo periodo stoico, apporto dei miei collaboratori che non si sono risparmiati notevoli sacrifici per assicurare come sempre un elevato livello di assistenza. Un grazie alle ostetriche più “anziane” e alle più giovani che hanno tutte una buona professionalità e a tutto il personale infermieristico che mantiene un rapporto con le pazienti davvero elogiabile. Il risultato è che in Reparto il clima è da considerarsi ottimale. Su tutto devo riconoscere la disponibilità ad ascoltare e a risolvere, anche se talvolta con i propri tempi, della Direzione Generale Sanitaria, che hanno sempre dimostrato interesse per il mio Reparto. Un grazie di cuore a Lucia Salvadori che è sempre disponibile e reperibile, sollecita a suggerire anche soluzioni alternative.”.
Tag: interventi, nati, ginecologia, maternità, vangi, barga, ostetricia, Ospedale
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