Nonostante il primo nato quest’anno non sia stato registrato presso il reparto di ostetricia e ginecologia dell”ospedale di Barga, il 2009 si è comunque aperto all’insegna dei buoni auspici.Nella giornata di venerdì, dopo alcuni giorni di attesa, si sono registrate ben 5 nascite in una sola giornata.
Tre maschietti e due bambine: Davide, Francesco, Alessandro, Aurora e Silvia. Ulteriore testimonianza della vitalità dell’Unità Operativa che sempre di più è punto di riferimento per la salute delle donne in Valle del Serchio, della provincia ed oltre
Un dato che fa ben sperare e che si aggiunge ad un incredibile bilancio di nascite nel 2008 quando il numero complessivo di parti è arrivato a 553.
Tornando alle nascite, tre piccoli sono arrivati con parto spontaneo mentre due sono nati con taglio cesareo. Si tratta di famiglie residenti nel comune e nella Valle del Serchio e anche della moglie di un medico che lavora nel Reparto barghigiano che ha dato alla luce un maschietto. Bambini e mamme sono in ottima forma e nel giro di tre giorni torneranno alle proprie case per cominciare una vita più piena ed intensa per le mamme e completamente nuova per i bambini.
Naturalmente il “venerdì record” non è passato inosservato sotto gli occhi del sindaco del comune di Barga Umberto Sereni che come sempre avviene in casi eccezionali come questo ha inviato un mazzo di fiori e un biglietto di auguri. Il primo cittadino ha anche espresso soddisfazione della vitalità del ospedale che oggi, grazie ai lavori eseguiti e in programma, si presenta come una struttura sanitaria con le carte in regola e con punte di eccellenza come ad esempio proprio il reparto di Ostetricia e Ginecologia.
Non è mancata anche la soddisfazione del primario di Ostetricia dott. Pier Luigi Vangi che, visto il buon inizio di questo 2009, spera che questo anno sia quello in cui si batterà il record dei 600 parti.
Come ricorda lo stesso Vangi, la UO di Ostetricia e Ginecologia del presidio barghigiano significa però anche un Centro di primo livello per la cura della sterilità, la possibilità della donazione del sangue del cordone ombelicale, la chirurgia e la partoanalgesia scelta da oltre l’80% delle donne.

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