MOLOGNO – 50mila euro, questa la somma necessaria ad acquistare il locale dell’ex magazzino della stazione ferroviaria di Mologno, già da tempo trasformato in chiesa. Dallo scorso 28 ottobre la proprietà è della Parrocchia di San Pietro Apostolo in San Pietro in Campo che fino a questa data si era assunta l’onere di un affitto mensile di circa 300 euro.
Il suono delle campane la sera di martedì 28 ottobre alle 18,30 annunciava che la mattina stessa l’ex magazzino merci era stato acquistato dalla parrocchia di San Pietro Apostolo in San Pietro in Campo.
A Firenze, davanti al notaio Calosi e all’incaricato delle ferrovie, è stato firmato dal Proposto di Barga, Don Stefano Serafini, l’atto di acquisto. Sono trascorsi 10 anni da quando sono iniziati i lavori di rifacimento di tutto il tetto, il pavimento, gli intonaci, la scala interna con tutti gli infissi al posto delle vecchie saracinesche, l’impianto di illuminazione e di riscaldamento con le panche e tutto il necessario per la sacrestia e le celebrazioni liturgiche.
L’Arcivescovo Mons. Alessandro Plotti il 6 ottobre 2001 venne in Mologno per la consacrazione dell’altare, realizzato in memoria del piccolo Bruno scomparso a soli 2 anni, e così con il tabernacolo l’ambone tutto il presbiterio fu realizzato. La recinzione esterna e l’edificazione del Campanile con anche alcune campane sono state realizzate nel tempo in cui era parroco don Antonio Pieraccini grazie al lavoro dei molti volontari della zona che si sono presi a cuore questo edificio per avere così una chiesa anche in Mologno, dove mancava.
Mentre fino ad oggi le persone si sono impegnate a pagare l’affitto di 300 euro mensili, il vescovo Mons. Alessandro Plotti stanziò, a suo tempo, 40mila euro per l’acquisto.
Il costo è ammontato a 50mila euro e per arrivare a questa cifra, più le spese d’ufficio, l’attuale Arcivescovo Mons. Giovanni Paolo Benotto è intervenuto con la donazione della restante somma necessaria.
Tra i molti collaboratori che si sono impegnati per la realizzazione di questa opera, da ricordare chi non c’è più e in particolare Alberto Fiori, un volontario che ha dato molto per la ristrutturazione dell’ edificio.
Dell’operazione che ha portato prima alla realizzazione della chiesa e poi all’acquisto si è sempre interessato anche il consigliere comunale e provinciale Arturo Nardini. Lo studio del geometra Antonio Bucci ha cooperato per concludere l’opera seguendo la certificazione necessaria.
Un particolare ringraziamento arriva da don Stefano Serafini: “Voglio ringraziare per l’impegno che tutti fino ad ora hanno manifestato; ora dobbiamo provvedere alla sistemazione delle campane: una dedicata agli angeli custodi ed un’altra, già benedette dal precedente arcivescovo S. Ecc. Mons. Alessandro Plotti. La terza deve essere ancora fatta e armonizzata con le altre due. Ci metteremo a concludere queste opere per poi procedere con l’Arcivescovo Giovanni Paolo Benotto, alla tanto attesa festa e celebrazione di Dedicazione della Chiesa”.
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