Un grande sciopero ha coinvolto da Milano a Roma lavoratori del pubblico impiego, Vigili del Fuoco, operatori dei trasporti, insegnanti, ricercatori, studenti dell’Università e delle scuole, bambini e genitori a sfilare per la piazze contro la riforma Gelmini.
Una nuova riforma che investe come un treno ad altissima velocità le scuole d’Italia e in particolare prevede: il 5 in condotta con il quale il ragazzo potrà bocciare, un taglio netto dei maestri per poi inserire il maestro unico e la revoca del tempo pieno nell’istruzione primaria e il prolungamento dei tempi di utilizzazione dei libri; la programmata chiusura dei plessi scolastici nei piccoli centri; i tagli agli organici ed il blocco del turn over. Maestro unico e libri sono stati introdotti a sorpresa nel decreto legge varato dal Governo nel primo consiglio dei Ministri al rientro delle vacanze, il 28 agosto e pubblicati sulla gazzetta ufficiale. Un unico insegnante alle elementari costerà, secondo una stima del Centro studi per la scuola pubblica, oltre 83mila posti in meno.
Proprio in questo giorno, venerdì 17, gli studenti dell’Istituto Magri di Barga e Campedelli di Castelnuovo hanno deciso di scioperare per ritrovarsi tutti insieme ad esprimere la propria contrarietà alla riforma.
Il luogo di ritrovo è stato a Castelnuovo Garfagnana vicino allo Stadio sportivo. Alla manifestazione hanno partecipato circa 180 ragazzi che durante la mattinata hanno discusso del 5 in condotta e in particolare dei tagli dei docenti che comporterebbero disagi tra la popolazione e in tal modo dissocupazione, ma anche un peggioramento dell’educazione. Gli studenti dopo aver analizzato le varie ipotesi e dopo aver affrontato con cura e determinazione l’argomento sono pronti a muoversi con assemblee, autogestioni, scioperi e se necessario occupazioni delle scuole.
Nell’aria si respira insomma una nuova e lunga guerra che coinvolgerà studenti e governo.
Tag: Scuola, gelmini, riforma gelmini, maestro unico
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