Riflessione di Andrea Marcucci: Una pessima legge per la scuola italiana

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E così in un’aula sorda alle proteste di migliaia di studenti e professori, senza nessun confronto in parlamento ed in commissione, il decreto 112 sulla scuola diventa legge dello Stato.
L’incoraggiamento che arriva da gran parte del paese, servirà a rafforzare la nostra opposizione alla Camera e al Senato per impedire con tutti gli strumenti utili, l’applicazione di una legge profondamente sbagliata.
Questo il comunicato dettato alle agenzie:

Roma, 29 ottobre- Il Senato ha approvato oggi una pessima legge, che causerà un danno grave alla scuola italiana e comporterà un problema in più a milioni di famiglie.
Un governo appena insediato, un ministro alla prima esperienza, in pochi giorni hanno imposto uno stravolgimento della qualità della formazione, impedendo il dibattito nelle commissioni e nelle aule parlamentari, negandosi al confronto con gli insegnanti, gli studenti e gli operatori.
Il risultato di tutto ciò è il testo licenziato dal Senato con il maestro unico e 24 ore
di lezione settimanale per quanto concerne la scuola elementare: dal prossimo anno ci saranno meno insegnati e l’assoluta impossibilità di mantenere il tempo pieno.
E’ improprio anche definirla “riforma Gelmini”: il decreto è infatti una mera operazione di taglio economico dettata dal ministro Tremonti. E purtroppo non è finita così: nei prossimi giorni il Parlamento sarà chiamato a convertire in legge il decreto 154 sugli accorpamenti degli istituti con meno di 500 studenti e la chiusura delle scuole dei piccoli Comuni e delle aree montane con meno di 50 iscritti. Anche in Toscana le conseguenze saranno particolarmente pesanti: con il prossimo anno scolastico avremo 5791 posti di lavoro in meno, 93 istituti che perderanno l’autonomia e la chiusura delle scuole dei piccoli Comuni. Come Partito Democratico, faremo di tutto e con tutti gli strumenti utili per bloccare l’applicazione di una legge sbaglia

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