Un documentario sulle Antiche Prigioni del Palazzo Pretorio sull’Arringo del Duomo. Nei giorni scorsi è stato nella cittadina Gabriele Raimondi per una visita alle antiche prigioni per poter realizzare alcune fotografie e filmati da inserire in un lavoro documentario da presentare alla Provincia di Milano che ha indetto un bando di concorso.
“Fuori Formato” si chiama, rivolto a giovani autori e destinato alla produzione cinematografica. L’idea del gruppo che sta lavorando al documentario con inserite le antiche prigioni di Barga è di produrre un’installazione audiovisiva che rielabora in forma creativa esempi di iscrizioni e graffiti provenienti dalle carceri antiche. In tutta Italia circa 30. E Barga è ricca di graffiti e iscrizioni che si possono vedere grazie al recupero avviato e concluso in questi anni dall’Amministrazione Comunale. In pratica si vuole dare voce a una “storia minore”, la storia di quelle persone che hanno vissuto la prigionia fra 1500 e 1800. Un patrimonio, quello barghigiano, venuto alla luce nella sistemazione di nuovi spazi museali: durante la campagna di restauro delle pareti delle prigioni sono infatti emersi alcuni interessanti graffiti. La caduta di parte dell’intonaco aveva reso visibili alcune tracce di colore e fatto ipotizzare la presenza di testimonianze precedenti il 1920-30, periodo a cui risalgono la maggior parte delle scritte, dei disegni, delle firme facilmente leggibili sullo strato superficiale. L’Amministrazione Comunale, con la Soprintendenza ai Beni Architettonici aveva a suo tempo deciso di procedere nei lavori e di approfondire lo studio delle pareti delle prigioni; la rimozione dell’intonaco laddove non erano presenti le testimonianze del 1920, ha permesso di mettere in luce disegni e iscrizioni. Queste “tracce del passato” sono state un’importante punto di partenza nel progetto globale di restauro e di riapertura delle prigioni, ambiente di grande interesse storico e architettonico. E in quest’ottica è stato aperto lo spazio delle Antiche prigioni dove sono ricostruiti anche gli ambienti delle celle, il tutto corredato da pannelli che documentano la storia e la vita delle prigioni di Barga. E’ stato anche realizzato un particolare impianto di luci in modo da valorizzare al meglio i graffiti sui muri delle celle realizBarga, prigionzati dai carcerati.
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