E’ tornato a mobilitarsi il Comitato Salute e Ambiente di Filecchio sulla questione dell’inquinamento della cartiera Smurfitt Kappa Ania. Da anni il problema si trascina: cattive emissioni odorose e inquinamento acustico avevano portato negli anni passati la gente ad insorgere, ma negli ultimi tempi, dopo anche gli impegni ed ai programmi di risanamento presentati dall’azienda, il problema sembrava finalmente risolto.
Anche negli ultimi tempi sono usciti nuovi articoli che evidenziavano l’impegno della cartiera per risolvere il problema, sia relativo ai cattivi odori che per i forti rumori. Ma a quanto pare, come denuncia adesso il Comitato, non è proprio così. Soprattutto da un paio di mesi a questa parte, la situazione è tornata a peggiorare e negli ultimi giorni, causa forse anche il caldo torrido, si è accentuano notevolmente il problema del cattivo odore proveniente dall’impianto industriale; un inquinamento che si estende ad una vasta area che comprende Filecchio, Pedona, Ponte all’Ania e Piano d Coreglia.
Nei giorni scorsi si è svolta così una riunione straordinaria del Comitato, dove sono state raccolte numerose lamentele degli abitanti della zona. E’ stato concordato che nonostante tutte le promesse e gli atti annunciato realizzati, per quanto riguarda le emissioni acustiche non si è mai registrato alcun miglioramento e che le emissioni odorose sono tornate a farsi sentire in modo preoccupante.
Il Comitato peraltro rende noto che la scorsa settimana è stato registrato anche un strano coloramento delle acque dell’Ania che nasceva proprio nei pressi degli impianti della Smurfitt: acqua di colore giallo. Sul posto erano anche intervenuti i Carabinieri per redigere un verbale.
“Vogliamo sapere – dicono quelli del Comitato – che cosa è successo e soprattutto perché i problemi sono tornati”.
Da qui la decisione del comitato di denunciare pubblicamente il problema e riprendere la mobilitazione annunciando per i prossimi giorni anche nuove forme di protesta.
Tag: kappa, ania, inquinamento, smurfitt, comitato, salute, ambiente
Lascia un commento