BARGA – Una nuova società che consenta la continuità produttiva ed evitare licenziamenti di massa. Se non è l’ultima spiaggia, poco ci manca. Per i lavoratori della Luvata, multinazionale metallurgica presente nel polo di Fornaci, tutte le speranze per evitare il clamoroso licenziamento sono affidate all’incontro tra azienda e sindacati. L’obiettivo è quello di giungere a breve alla disponibilità di avviare gli ammortizzatori sociali, garantendo quindi un periodo di Cassa Integrazione che possa da un lato consentire ai 54 dipendenti interessati di trarre una fonte di sostentamento, e dall’altra di poter avere occasioni per essere ricollocati nel mondo del lavoro.
E proprio per definire tempi e modalità delle misure ieri mattina, presso Palazzo Ducale a Lucca, si è svolto un vertice al quale hanno preso parte gli assessori provinciali alle Politiche del lavoro, Gabriella Pedreschi e allo Sviluppo economico, Francesco Bambini, il sindaco di Barga, Umberto Sereni, i rappresentanti della proprietà aziendale, quelli di Assindustria e i rappresentanti di Cgil e Cisl sia provinciali che di categoria. L’amministrazione provinciale in questi giorni si è mossa con la Regione Toscana per attuare delle strategie che non dismettano il patrimonio umano e strumentale dell’azienda. Dopo un incontro con gli assessori regionali Simoncini e Brenna e con FidiToscana, i due esponenti di Palazzo Ducale sono riusciti ad elaborare un piano per non smembrare tutte le attività, e conservare a Fornaci alcuni reparti produttivi. Queste le intenzioni di massima, che avrebbero trovato anche l’apertura di credito da parte del management della Luvata.
L’azienda infatti, ha accettato di rinviare a fine agosto le procedure di mobilità. Un nuovo importante aggiornamento si terrà il 26 agosto prossimo, sempre nella sede della Provincia. In quella sede potrebbe partire il progetto elaborato da Pedreschi e Bambini di una società ad hoc che consenta il mantenimento di alcune unità produttive.
Tag: Luvata, Fornaci di Barga
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