Durante la cerimonia che ha visto la visita del veterano della Buffalo Joseph Hairston a Sommocolonia, era presente anche la figlia del comandante partigiano Manrico Ducceschi. Il suo gruppo di partigiani fu protagonista anche della tragica battaglia di Sommocolonia.Nell’occasione ci ha parlato di una iniziativa che sta seguendo e che punta a fare insignire il padre della Medaglia d’Oro al Valor Militare. Per far questo è necessario raccogliere diverse firme e chi volesse partecipare può consultare il sito che vi indichiamo sotto e seguire tutte le indicazioni del caso.Manrico Ducceschi – conosciuto con il nome di battaglia “Pippo” -è stato un comandante partigiano italiano.L’8 settembre 1943, lo trovò a Tarquinia, allievo ufficiale del V Rgt. Alpini. Riuscì a sottrarsi alla cattura e a fare ritorno nella sua città, ove entrò in relazione con ex compagni di studi, militanti dei gruppi Giustizia e Libertà di Firenze, vicini al Partito d’Azione, dandosi successivamente alla m
acchia per partecipare alla Resistenza italiana con il nome di battaglia di “Pontito” prima e di “Pippo” successivamente. Già a metà settembre costituì la prima “Brigata Rosselli” e, stabilito il quartier generale alle Tre Potenze, assorbì alcune formazioni minori del Pistoiese e della Lucchesia. Il 16 marzo 1944 la formazione assunse la denominazione ufficiale di “Esercito di Liberazione Nazionale -XI Zona Patrioti” con caratterizzazione dichiaratamente apartitica ed operante fra la Garfagnana, la valle della Lima, la Valdinievole e la Montagna Pistoiese.
Una delle operazioni principali della formazione fu l’intercettazione al Passo dell’Abetone del Contrammiraglio giapponese Toyo Mitunobu che permise di raccogliere documenti importanti per le successive operazioni belliche degli Alleati nel Pacifico.
Grazie agli ottimi rapporti mantenuti con gli Alleati, tramite agenti dell’OSS paracadutati, la formazione poté ricevere alcuni rifornimenti con aviolanci. Dopo l’arrivo degli Alleati della V Armata, dall’ottobre 1944, la formazione, inquadrata in forma di reparto regolare ed organico, sarà denominata “Battaglione Autonomo Patrioti Italiani Pippo”, e con divise ed equipaggiamento americano, fu destinata al controllo di ben 40 chilometri di fronte, in corrispondenza della “Linea Gotica”, dalla Garfagnana all’Appennino Pistoiese, contrastando valorosamente le forze tedesche ed alcuni contingenti delle Divisioni “Italia”, “San Marco” e “Monterosa” della RSI. Dopo lo sfondamento della “Linea Gotica”, la formazione affiancò le truppe Alleate nell’avanzata e con esse, spesso precedendole, partecipò alla liberazione di Modena, Reggio Emilia, Parma, Piacenza e Lodi, entrando quindi in Milano e arrivando fino al confine svizzero. Rientrata trionfalmente in Toscana, il 6 di giugno del 1945, all’Abetone, alla presenza di ufficiali alleati, la formazione fu infine sciolta con l’onore delle armi.
Alla fine della guerra, il Comandante partigiano Pippo fu insignito della Bronze Star Medal al valor militare da parte degli Alleati, ma non ebbe alcun riconoscimento né da parte delle organizzazioni partigiane, nè da parte dello Stato Italiano. Per rimediare a questa grave dimenticanza è nata l’iniziativa “Una Firma per Pippo”: raccogliamo tutti insieme le firme necessarie per richiedere la concessione di una Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria.
A tal fine si può scaricare dal sito web dedicato a Manrico Ducceschi www.manricoducceschi.it l’apposito modulo di raccolta, stamparlo, compilarlo, farlo girare, raccogliendo firme tra amici, parenti e conoscenti interessati all’iniziativa, e infine contattare l’indirizzo di posta elettronica info@manricoducceschi.it per le modalità di invio.
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